Quello di maggio ha tutta l’aria di diventare il mese della protesta contro la stasi legislativa del Governo giallo-verde sulla scuola, la spada di Damocle della regionalizzazione, i mancati finanziamenti per il rinnovo contrattuale e l’inerzia sui precari storici: Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda, con l’insolito supporto della Cei, probabilmente anche con il sostegno dei sindacati di base, sono sul punto di annunciare lo sciopero per il prossimo venerdì 17 maggio. Ci sono però altre sigle sindacali che hanno già rotto gli indugi, con la loro protesta già inclusa nell’elenco della Commissione Garanzia Sciopero. Una circostanza che, considerando l’impossibilità di proclamare scioperi troppo ravvicinati, a meno che siano di comparti diversi, potrebbe anche fare slittare ulteriormente quello che stanno organizzando i Confederali.
Venerdì 3 maggio è previsto uno sciopero breve tenuto dal “personale docente riguardo alle attività connesse alle prove Invalsi nella Scuola Primaria”: a proclamarlo è stato il sindacato Sgb, Sindacato Generale di Base.
Per lunedì 6 e martedì 7 maggio i Cobas Scuola hanno indetto lo stop del personale docente, Ata e dirigente scolastico degli Istituti scolastici statali della Sardegna.
Negli stessi due giorni, 6 e 7, continueranno a fermarsi i maestri della primaria, sempre con sciopero breve per volontà del Sgb, impegnati nelle “attività connesse alle prove Invalsi nella Scuola Primaria”.
Venerdì 10 maggio sarà la volta dell’Usb, la quale dopo essersi visto negato dall’arbitrato lo sciopero generale per il prossimo 12 aprile, ha risposto “con tre giorni di iniziative e mobilitazioni dall’11 al 13 aprile, lo sciopero generale del Pubblico impiego e della Scuola il 10 maggio e lo sciopero generale dell’intero settore Trasporti il 17 maggio”.
La decisione è stata presa dall’esecutivo nazionale confederale dell’Unione sindacale di base, dopo che il Tar del Lazio aveva respinto il ricorso contro la decisione della Commissione di garanzia sugli scioperi che “aveva intimato la revoca dello sciopero generale del 12 aprile invocando una fantomatica rarefazione soggettiva”, afferma la stessa Unione sindacale di base in una nota.
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