Ma gli scioperi proclamati dalla Cgil provincia per provincia per il mese di aprile ci saranno davvero ?
La domanda, che riguarda anche l’intero comparto scuola, è del tutto legittima: nel sito nazionale della Flc non c’è traccia del calendario della protesta e neppure nel sito della confederazioni ci sono notizie in merito.
Qualche notizia si trova nei siti provinciali della Flc: per esempio il sito di Modena ricorda che il 19 si sarà uno sciopero a cui “è importante aderire” mentre nel sito di Torino viene riportato il calendario degli “attivi” di zona preparatori della giornata di protesta (il 19 anche in questo caso); ma altre province pur importanti (per esempio Milano) non ne fanno cenno.
Eppure a consultare il sito ufficiale della Commissione nazionale di garanzia che riporta il calendario completo di tutti gli scioperi proclamati da qualunque organizzazione sindacale, si ha la conferma che, per ora, gli scioperi Cgil ci sono: si parte il 16 aprile a Firenze e si va avanti, giorno dopo giorno, in molte province soprattutto del nord.
E allora come mai il sindacato di Susanna Camusso non ne parla nei propri siti nazionali ?
Una spiegazione molto semplice è legata al fatto che in questi giorni di festa anche negli uffici dei sindacati il lavoro procede a rilento anche se va detto che la manifestazione nazionale del 13 aprile contro la riforma delle pensioni è adeguatamente pubblicizzata sul sito della Flc.
La sensazione è che questo sia uno sciopero che la Cgil è stata costretta a proclamare nonostante che la stessa Camusso negli ultimi giorni abbia concesso qualche apertura all’ultima versione della riforma dell’articolo 18, versione in cui ritorna la parola “reintegro” sulla quale il dialogo fra Governo e parti sociali si era interrotto.
Chi conosce bene le vicende interne della Cgil parla di uno sciopero proclamato per “accontentare” la Fiom; sciopero che però all’interno del sindacato di Camusso non tutti considerato necessario e indispensabile: il rischio è che una ulteriore azione isolata riapra il solco con le altre due confederazioni, Cisl e Uil.
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