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Scioperi Cgil e Cobas in arrivo

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La “stagione degli scioperi” riparte anche se in modo frammentario e poco coordinato. Pochi giorni fa Flc-Cgil ha proclamato uno sciopero di tutte le attività aggiuntive e straordinarie del personale docente e Ata: la protesta durerà tutto il mese di febbraio ma, almeno per il momento, riguarderà solamente le scuole del Friuli-Venezia Giulia.
A dire il vero inizialmente la Flc aveva annunciato che lo sciopero sarebbe iniziato già in questi giorni, ma la Commissione di garanzia ha eccepito che la durata massima delle proteste di questo genere non può essere superiore al mese.
Non è da escludere, comunque, che iniziative analoghe vengano assunte dal sindacato di Mimmo Pantaleo anche in altre realtà territoriali; d’altronde fin dal 12 gennaio la Flc aveva proclamato lo stato di agitazione del personale della scuola.
Ad un vero e proprio sciopero generale dell’intero comparto sta invece lavorando Piero Bernocchi, portavoce nazionale dei Cobas.
Molto lungo l’elenco dei motivi dello sciopero: si va dal ritiro della riforma del secondo ciclo, alla protesta contro le riduzioni di organico, fino al “decreto Brunetta” e al disegno di legge Aprea; senza trascurare le richieste di innalzare l’età dell’obbligo scolastico e quella di assumere i precari su tutti i posti vacanti; per concludere con uno dei cavalli di battaglia dei Cobas: la democrazia sindacale nelle scuole e la restituzione a tutti del diritto di assemblea (attualmente nelle scuole dove non ci sono RSU Cobas, il sindacato di Bernocchi non ha di fatto la possibilità di convocare assemblee sindacali).
“Durante la giornata di sciopero – annuncia Bernocchi – si svolgerà a Roma una manifestazione nazionale della scuola: in testa al corteo ci saranno i precari, che in questi mesi si sono battuti coraggiosamente in difesa della scuola pubblica, della qualità dell’insegnamento e del loro posto di lavoro”.