La raffica di scioperi annunciati dalla Cgil avrà inizio dopo le festività pasquali e coinvolgerà anche il mondo della scuola e dell’università.
Ad aprire la protesta saranno i lavoratori pubblici e privati di Gioia Tauro e della provincia di Brescia interessati appunto ad uno sciopero generale per l’intera giornata del 17 aprile.
Il 18 toccherà alla provincia di Pavia, mentre il 19 la protesta riguarderà le province di Torino e di Modena.
Il 20 sciopero generale nelle province di Venezia, Bologna, Piacenza, Ferrara, Forlì, Reggio Emilia e Lodi.
Il 23 ancora sciopero in Piemonte e precisamente in provincia di Asti.
Va detto che in provincia di Torino è in programma anche uno sciopero generale indetto da Cub, Cobas e Usb per i giorni 11 e 12 aprile.
I motivi dello sciopero sono più che noti: la Cgil chiede il ritiro di ogni ipotesi di modifica dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori ma anche la modifica delle norme sulle pensioni volute dal ministro Fornero. Per quanto riguarda la scuola le richieste riguardano soprattutto un piano per la riduzione del precariato e il ripristino dei posti tagliati in applicazione dell’articolo 64 della legge 133/08.
Lo scorso anno gli scioperi proclamati dalla Cgil non avevano riscosso particolare successo, almeno nella scuola. Ma, a distanza di un anno, la tendenza potrebbe invertirsi e la Cgil, forte del recente successo nelle elezioni delle RSU, ci spera.
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