A questo punto sta diventando difficile districarsi nelle proclamazioni di sciopero di qui fino al 20 maggio.
Per ora, intanto, all’infanzia e alla primaria c’è lo sciopero del 4 e 5 maggio proclamato da mesi dai Cobas, in concomitanza con la somministrazione delle prove Invalsi; per gli stessi due giorni SGB e USB propongono invece uno sciopero “di mansione” che prevede una decurtazione dello stipendio solo per il tempo relativo alla somministrazione dei test.
Per il 12 maggio è proclamato uno sciopero generale di tutto il comparto da parte di Cobas, Unicobas, Gilda e diversi altri sindacati di base (Cub, Usb, ecc..).
{loadposition bonus}
Sindacati confederali e Snals avevano annunciato lo sciopero per il 23 ma poi hanno deciso di anticiparlo al 20. La versione ufficiale è che si sia voluto evitare lo sciopero proprio nel giorno in cui si ricorda la strage di Capaci, ma forse c’è una spiegazione più precisa: a seguito di un accordo sottoscritto già da tempo fra sindacati, prefetto e Comune di Roma per tutto il periodo del Giubileo, nella capitale manifestazioni e cortei sono soggetti a limitazioni. E proprio per questo il 23 non sarebbe stato possibile organizzare una manifestazione collegata allo sciopero.
Lo sciopero è stato così anticipato al 20, con il risultato che i tempi per prepararlo saranno davvero ridotti.
“E’ del tutto evidente – sottolinea Stefano d’Errico, segretario nazionale Unicobas – che l’obiettivo dei 4 sindacati non è quello di bloccare le scuole, ma semplicemente quello di confondere le idee a docenti e Ata creando una vera e propria azione di disturbo nei confronti del nostro sciopero del 12 maggio. A questo proposito è invece da apprezzare la decisione della Gilda di essere rimasta ferma sulla data del 12 già decisa in precedenza”.
D’Errico fa anche un riferimento storico: “A distanza di molti anni Cobas, Gilda e Unicobas si ritrovano di nuovo insieme; nel febbraio del 2000 ci fu lo sciopero contro il concorsone di Berlinguer, a seguito del quale il ministro di allora fu costretto a dimettersi. Noi confidiamo nei ricorsi della storia”.
Intanto in rete circolano notizie curiose in merito alle modalità dello sciopero dei giorni 4, 5 e 12 quando i docenti dovranno somministrare le prove Invalsi: c’è chi si chiede se i docenti individuati dal ds con ordine di servizio per la somministrazione dei test possano o meno aderire allo sciopero.
La risposta è ovvia e banale: chi aderisce allo sciopero non è tenuto a presentarsi a scuola e quindi non dovrà somministrare nulla.
Metti MI PIACE sulla nostra pagina Facebook per sapere tutte le notizie dal mondo della scuola