Personale

Sciopero 10 dicembre. Turi (Uil) attacca i piccoli sindacati: hanno inflazionato la protesta

CobasCobas

A poche ore dallo sciopero del 10 dicembre i sindacati FLC CGIL, UIL Scuola, GILDA, SNALS, COBAS, CUB sono tornati confrontarsi, nell’ambito di un incontro organizzato dalla Gilda insegnanti.

Perché scioperare?

Flc Cgil

Francesco Sinopoli, segretario di Flc Cgil osserva: “Noi pensiamo che lo sciopero sia uno strumento fondamentale della democrazia, se iniziamo a dire che non serve è finita, non mi sembra che altre forme di lotta abbiano condizionato l’azione di questo Governo o di altri Governi”.

“Un’azione di lotta che va misurata nel suo utilizzo e messa in campo quando serve – avverte -, ma adesso serve. Anzi io credo che dobbiamo riappropriarci degli strumenti del conflitto. Io penso che si debba scioperare e si debba scioperare con convinzione. Le risposte arriveranno, perché i partiti che sostengono il Governo si stanno rendendo conto che non possono andare a un altro scontro con la scuola”.

Uil scuola

Pino Turi, di Uil scuola, attacca le sigle minori: “Questa è una questione cruciale. Io capisco le persone che esprimono titubanze perché lo sciopero è stato inflazionato, se ogni venerdì un’associazione nazionale di 3 persone, per dichiarare di essere in vita, dichiara uno sciopero, non fa altro che inflazionare lo sciopero, ma quello che è stato davvero inflazionato è il non sciopero”.

“Faremo di tutto per evitare altri scioperi, perché lo sciopero migliore è quello che non si fa”.

Gilda insegnanti

Rino Di Meglio, coordinatore nazionale di Gilda Insegnanti aggiunge ulteriori considerazioni al dibattito: “Abbiamo sicuramente dei difetti come sindacati, però siamo espressione della democrazia come lo sono i partiti politici”.

E suggerisce: “Quando qualche collega fa un’osservazione qualunquista, dobbiamo rispondere con questa argomentazione: immaginatevi il contrario, se i sindacati non ci fossero. Con tutti i oro difetti, sono sempre un argine allo strapotere dei datori di lavoro. Pensate come andrebbero le cose se i sindacati non ci fossero e non avessero fermato alcuni tentavi del nostro datore di lavoro, lo Stato, la questione della chiamata diretta, la questione degli scatti di stipendio, avremmo un datore di lavoro che ci fa lavorare di più pagandoci di meno. Allora colleghi, teniamoci stretti i sindacati”.

Carla Virzì

Articoli recenti

Rinnovo Rsu scuola 2025, ha votato l’80% dei docenti e Ata: Flc-Cgil, Uil e Anief soddisfatti per l’esito

Il rinnovo delle Rsu delle scuole, università e centri di ricerca pubblici conferma il successo…

24/04/2025

ATA, attenzione ai permessi brevi: regole e condizioni. I dettagli

Tra regolamenti e aggiornamenti contrattuali, non sempre è semplice orientarsi. Eppure, per il personale ATA,…

24/04/2025

A Torino, tutti contagiati dalla “sindrome da Debate”. Il mese prossimo i campionati nazionali

Ne abbiamo parlato qualche settimana fa, il Debate – questa metodologia didattica innovativa che sviluppa…

24/04/2025

Giochi della Gioventù al via dal 29 aprile, 110 eventi per 100mila studenti: ecco chi partecipa

Centodieci eventi di sport, in tutta Italia, per festeggiare il ritorno dei Giochi della Gioventù.…

24/04/2025

Rocco Hunt, la sua ex scuola gli dedica un murale e lui la visita. I suoi docenti: “Vivace ma poco interessato allo studio”

Il cantante Rocco Hunt, al secolo Rocco Pagliarulo, classe 1994, è tornato oggi, 24 aprile,…

24/04/2025

25 aprile, Liberazione d’Italia, anniversario Costituzione e Onu: i temi della lezione di Educazione Civica della Tecnica della Scuola

Domani, 25 aprile, celebriamo la liberazione dal fascismo e dal nazifascismo e la conseguente la…

24/04/2025