La scuola pubblica richiede investimenti, finalizzati a: una cospicua riduzione del numero di alunni per classe, un adeguato aumento degli organici, con l’assunzione di docenti con 3 anni di servizio e di Ata con 2; non meno importanti gli interventi immediati e di lungo periodo nell’edilizia scolastica e nei trasporti locali. Queste le richieste, sul fronte scuola, da parte delle organizzazioni sindacali conflittuali, alternative e di base, che hanno mobilitato i lavoratori nella giornata di oggi 11 ottobre.
Dagli stessi sindacati, inoltre, arriva il no alla sospensione dello stipendio per mancanza di Green pass.
Lo sciopero generale nazionale si preannuncia ad ampia partecipazione, specie a seguito dell’assalto alla sede della Cgil, di cui abbiamo già riferito.
Coinvolte più di 40 città, scendono in piazza lavoratori di ogni categoria, del settore pubblico e di quello privato.
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