La scuola protesta contro il contratto e non solo
Per lo sciopero del 23 febbraio è tutto pronto (o quasi) e i sindacati di base hanno tutte le intenzioni di raccogliere il diffuso malcontento del personale della scuola che – stando a quanto si legge nei social – non sembra molto entusiasta della firma del contratto.
Due le motivazioni della protesta promossa da Cobas, Usb, Unicobas e CUB: innanzitutto il rinnovo contrattuale con aumenti definiti “ridicoli” e aspetti normativi considerati peggiorativi rispetto a quanto previsto dal contratto in vigore; ma ci sono anche la questione dei docenti diplomati magistrale e il tema più generale del precariato.
Nel loro comunicato i Cobas sottolineano: “Nella piattaforma con la quale abbiamo convocato lo sciopero, respingiamo il contratto miserabile e richiediamo il pieno recupero salariale almeno di quanto perso nel decennio di blocco contrattuale; la conservazione del posto in ‘ruolo’ o nelle GAE per le maestre/i diplomate magistrali che vi si trovano; e vogliamo la riapertura delle GAE per tutti/e i precari/e abilitati nonché l’immissione “in ruolo” per chi ha 3 anni di servizio”.
“Inoltre – aggiungono i Cobas – diciamo un NO secco allo strapotere dei presidi, ai ridicoli quiz Invalsi per valutare scuole, docenti e studenti, all’obbligo delle 400/200 ore di una alternanza scuola-lavoro inutile e dannosa e al mancato rientro dei ‘dispersi’ in tutta Italia dall’algoritmo MIUR”.
L’appuntamento per i partecipanti allo sciopero è stato fissato alle 9 davanti alla sede del Ministero dell’Istruzione, anche se ancora fino a un paio di giorni fa non erano molto chiare le modalità della manifestazione.
Tanto che Stefano d’Errico, segretario nazionale Unicobas, invita tutti i sindacati che hanno proclamato lo sciopero ad incontrarsi prima di venerdì mattina per mettere a punto il programma della giornata in modo condiviso.
“Lo sciopero sta crescendo – dichiara d’Errico – e il sindacalismo di base non può perdere questa occasione. Dobbiamo fare fronte comune per impedire ai sindacati prontafirma di occupare tutti gli spazi possibili. Ecco perché stiamo anche invitando docenti e Ata a fare attenzione al voto per il rinnovo delle RSU: nelle scuole dove non saranno presenti liste di sindacati di base è meglio non votare in modo da contenere lo strapotere di sindacati che si limitano di fatto a firmare contratti ampiamente contestati da docenti e Ata”
“In questa occasione – conclude d’Errico – facciamo anche appello agli iscritti a Gilda e Snals, che non hanno sottoscritto l’accordo, e alla base dei confederali che considera la firma un tradimento nei confronti della categoria affinché aderiscano allo sciopero e alla manifestazione”.
Dure le parole dell’USB che non usa mezzi termini per parlare dei sindacati che hanno firmato l’accordo: “I lavoratori hanno assistito con questo rinnovo contrattuale alla debolezza di una rappresentanza sindacale vecchia e ormai logora di complicità con i vari governi, prona alla svendita dei diritti di tutti, completamente inerme e incapace di organizzare la benché minima forma di resistenza e freno all’attacco che i docenti e il personale ATA subiscono quotidianamente”.
Con 98 voti a favore, 70 contrari e un astenuto, nel pomeriggio del 23 luglio,…
Si svolgerà domani mattina, mercoledì 24 luglio alle 11.30 una riunione tra i rappresentanti del…
Subito dopo la pubblicazione dei risultati dell'annuale Rapporto Invalsi, avvenuta quest'anno all'inizio di luglio, come…
Com’è noto di recente sono state svolte le prove preselettive del concorso ordinario per dirigenti…
Facendo seguito alla richiesta avanzata dalla Cisl Scuola, si è svolto oggi, martedì 23 luglio,…
Giusto pagare di più i dirigenti scolastici che lavorano in scuole complesse? Se questo ragionamento…