Si consuma proprio alla vigilia dello sciopero generale del 27 ottobre una scissione all’interno del sindacalismo di base.
UNICOBAS SICILIA PASSA NELLA CUB
Con un post pubblicato su Facebook nella serata di mercoledì 25, Francesco Tomasello, segretario provinciale dell’Unicobas di Catania, annuncia la sua uscita dall’Unicobas e si
autoproclama responsabile di CUB Scuola per la Sicilia (pochi minuti dopo la pubblicazione di questo articolo Francesco Tomasello ci invia una precisazione che riportiamo a fondo pagina).
Da oggi – dichiara Tomasello – centinaia di lavoratori e di diversi altri settori entrano nella CUB con l’obiettivo di costruire un “sindacato vero e di classe”.
La prima iniziativa pubblica coinciderà proprio con lo sciopero del 27 proclamato già da tempo da CUB, Sgb, Uis-Ait, SI-Cobas e Slai-Cobas: per l’occasione la neonata CUB Scuola della Sicilia parteciperà alla manifestazione in programma a Napoli.
La piattaforma della protesta è decisamente ampia si va da “forti aumenti salariali, riduzione dell’orario di lavoro e investimenti pubblici per ambiente e territorio” fino alla “pensione a 60 anni o con 35 anni di contributi”, al “diritto universale alla salute, all’abitare, alla scuola e alla mobilità pubblica” e alla “difesa del diritto di sciopero”.
LA POSIZIONE DELL’UNICOBAS NAZIONALE
Sulla vicenda siciliana la reazione di Stefano d’Errico è pressoché immediata ed è affidata ad un lungo comunicato postato anch’esso su FB in piena notte.
“Francesco Tomasello, fino a ieri segretario regionale Unicobas Sicilia – ironizza d’Errico, segretario nazionale Unicobas – ma tornato evidentemente ai metodi appresi nella lunga scuola di militanza nella CGIL (della quale è stato, prima di venire all’Unicobas, segretario provinciale catanese per 8 anni), annuncia di essere da oggi segretario regionale della CUB scuola”.
“Si rassegni Tomasello – prosegue d’Errico – forse perderemo qualcuno dei circa 50 iscritti di Catania (quei pochi che hanno eventualmente lavorato nell’ombra alla scissioncina per farsi annettere dalla CUB onde dar ‘man forte’ a quei cento iscritti che alla CUB Scuola sono rimasti a Torino ed alle poche decine presenti forse in altre due province del Paese), ma guadagniamo di certo in chiarezza ed onestà intellettuale”.
LO SCIOPERO DEL 10 NOVEMBRE
“Noi – conclude il segretario nazionale Unicobas – insieme con USB e Cobas andiamo avanti sulla strada tracciata e lavoriamo per fare in modo che l’iniziativa del 10 novembre rappresenti una nuova vittoria del sindacalismo di base: per quella data, infatti, abbiamo proclamato unitariamente uno sciopero nazionale che, nella scuola, servirà a rilanciare la battaglia contro la legge 107 e i decreti attuativi e per un rinnovo contrattuale che consenta di restituire dignità ai docenti e a tutti i lavoratori della scuola”.
Precisazione di Francesco Tomasello
Da mesi abbiamo avviato una riflessione sui modelli vertenziali e sulle forme organizzative del Sindacato di Base, la scelta di un centinaio di militanti in Sicilia di aprire una stagione nuova sul metodo e sul merito, del modello sindacale più idoneo a rappresentare i bisogni del mondo della scuola e del lavoro, e stata ampiamente ponderata.
Non mi sono “autoproclamato di nulla”, il comunicato a firma del Portavoce nazionale della Confederazione Unitaria Base Marcello Amendola e del sottoscritto è frutto di un lavoro collettivo fatto in sede sindacale.
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