Il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, margine di un convegno tenutosi a Roma all’Università di Tor Vergata, si è intrattenuto con i giornalisti e ha parlato ancora una volta in merito alle polemiche innescate dalla circolare che “autorizza” le assenze per il corteo sul clima in programma venerdì 27 settembre in tutta Italia: “Non credo che ci sia un no dei presidi anche perché molti presidi, dirigenti scolastici, consigli e collegi dei docenti avevano, già prima della mia iniziativa, comunicato al ministero che avrebbero accettato la giustificazione per la partecipazione alla manifestazione. Credo che questo equivoco sia nato da una lettura poco attenta della circolare ministeriale”.
La circolare – afferma il ministro – “dice una cosa molto semplice e cioè che i ragazzi vanno giustificati con le normali procedure di ogni scuola ma che per la prima volta nella storia di questo paese una famiglia potrà indicare la verità e cioè: essere orgogliosa che il proprio figlio o la propria figlia abbia partecipato alla manifestazione contro i cambiamenti climatici e scriverlo sul libretto e la scuola può decidere di accettarlo senza indicare ‘motivi famigliari’ o altre scuse”.
La decisione sullo sciopero del 27 settembre ha creato, come prevedibile, una valanga di reazioni anche sui social network. La Tecnica della Scuola ha indetto un sondaggio tra i propri utenti sulla pagina Facebook ufficiale.
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