Secca e precisa presa di posizione dei Cobas in merito alle questione dello svolgimento delle prove Invalsi che coincidono esattamente con lo sciopero del 5 maggio.
“I presidi – chiarisce Bernocchi – dovrebbero sapere che non rientra nei propri poteri posticipare le date dei test Invalsi. L’Istituto prevede tale possibilità solo in casi eccezionali, a seguito della presentazione della documentazione, entro tempi indicati e prima che decorrano i giorni previsti per le stesse prove e non certamente per sciopero dei docenti. Una eventuale richiesta di posticipo doveva essere inviata all’Invalsi, e per conoscenza al referente regionale, a firma del preside, e documentazione a giustificare la richiesta di rinvio, con protocollo antecedente al 28.10.2014. L’Invalsi precisa che non sarebbero state prese in considerazione richieste pervenute oltre il 12.12.2014″.
Ma i Cobas non si limitano a ricordare l’imprescindibile rispetto delle regole sugli scioperi e concludono “Diffidiamo i presidi che intendessero disporre l’illegittimo posticipo e pretendiamo il ritiro di illegittime ed antisindacali disposizioni già prese”.
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Non solo ma si chiede anche al Miur e agli USR “un pronto intervento per impedire tale gravissima violazione”.
Oltre a quanto messo in evidenza dai Cobas va aggiunta ancora qualche precisazione perchè in genere nelle scuole primarie non sono mai i docenti di classe a somministrare le prove. Può succedere, dunque che l’insegnante – poniamo della IIIB sia stato a suo tempo individuato per la somministrazione delle prove in VA. Ma se il 5 maggio l’insegnante della VA è in servizio mentre il collega della IIIB aderisce allo sciopero, potrebbe esserci la “tentazione” di affidare ad altro docenti in servizio il compito di somministrare le prove.
Per quanto ci riguarda nutriamo forti dubbi sulla legittimità di una procedura del genere, perchè in questo caso un docente in sciopero verrebbe di fatto sostituito da un collega. Modalità organizzativa che potrebbe essere certamente considerata antisindacale da qualche giudice del lavoro. Insomma, se l’adesione allo sciopero del 5 saranno significative, per quest’anno le prove Invalsi sono destinate a “saltare”. Anche se forse non era questo l’obiettivo dei sindacati rappresentativi. Ad essere soddisfatti sono però i Cobas che per la prima volta potranno dire che la scuola italiana rifiuta gli “indovinelli Invalsi”.
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