I primi dati sulle adesioni allo sciopero sono decisamente impressionanti: si parla del 65% di docenti e Ata che si sono astenuti dal lavoro; il dato riguarda per ora i due terzi delle scuole italiane e siccome proviene direttamente dal Miur può essere considerato del tutto attendibile.
A questo punto il Governo non potrà dire che hanno scioperato in tanti, ma altrettanti sono andati a lavorare. La battuta del ministro Giannini, ripetuta ancora nelle ultime ore (“Non capisco le ragioni dello sciopero”) risulta francamente imbarazzante.
Adesso bisogna però capire cosa intendono fare il Ministro e il Governo nel suo complesso anche perchè la parola d’ordine “ritiro del disegno di legge” è stata oggi rilanciata anche dal segretario nazionale della Flc-Cgil Mimmo Pantaleo e incomincia a serpeggiare persino fra le segreterie degli altri sindacati.
Intanto domani la protesta continua, perlomeno nella scuola primaria, dove Cobas e Unicobas invitano i docenti a scioperare ancora o almeno a “boicottare” in qualche modo le prove Invalsi.
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