Diverse centinaia di ATA e ITP provenienti da tutta Italia hanno protestato oggi 18 settembre a Roma, in piazza Montecitorio, in occasione dello sciopero nazionale proclamato da Unicobas e dal Comitato nazionale ATA ex enti locali.
Alla protesta hanno aderito Ata e Itp, ex dipendenti di enti locali, che nel 2000 transitarono nei ruoli dello Stato.
“Si tratta – spiega Stefano d’Errico segretario nazionale Unicobas – di lavoratori ai quali, a seguito del passaggio nello Stato, è stata sottratta l’anzianità di servizio valutabile ai fini giuridici ed economici, con danni enormi sugli stipendi e anche sul trattamento pensionistico; in pratica sono lavoratori che prima del 2000 svolgevano gli stessi compiti del personale statale, tanto che la legge 124 del 1999 ne riconosceva l’equiparazione”.
“Tale norma – continua d’Errico – venne dapprima bloccata da un accordo Aran-Sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Snals) e poi negata in modo definitivo dal governo Berlusconi con una norma di interpretazione autentica grazie ad un comma inserito nella legge finanziaria per il 2006”.
Nel corso degli anni, sulla questione, ci sono state numerose sentenze a favore dei lavoratori anche da parte della Corte di Giustizia Europea.
Recentemente la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo si è pronunciata a favore dei lavoratori ed ha condannato l’Italia all’adeguamento della normativa interna, adeguamento che dovrà essere effettuato entro il prossimo 30 settembre.
Una delegazione formata da rappresentanti dell’Unicobas e del Comitato nazionale è stata ricevuta sia da alcuni parlamentari del M5S (Vittoria Casa, Paolo Lattanzio, Virginia Villani, Bianca Laura Granato e Fabrizio Trentacostè) sia dal sottosegretario Giuseppe De Cristofaro (LEU). I parlamentari si sono mostrati disponibili a sottoporre il problema al Ministro chiedendo che al più presto venga aperto un tavolo di confronto.
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