L’Unicobas rompe gli indugi e proclama lo sciopero da ogni attività aggiuntiva (straordinari compresi) del personale Ata.
L’avvio dell’anno scolastico non sarà tranquillo, i “focolai” della protesta sono numerosi e variegati.
Ci sono le proteste dei precari che stanno per entrare in ruolo, dirigenti scolastici e vicepresidi preoccupati per la cancellazione degli esoneri, i collegi dei docenti in fibrillazione per i nuovi impegnativi compiti ai quali dovranno fare fronte (nomina dei nuovi comitati di valutazione e predisposizione del Piano triennale dell’offerta formativa).
E poi c’è il problema del personale Ata sul quale graverà un ulteriore taglio di organico che non si sa ancora come e quanto sarà corretto.
I sindacati, quasi certamente, non staranno fermi e già si parla di una manifestazione nazionale (con sciopero annesso) per il mese di ottobre.
Per intanto l’Unicobas ha deciso di passare ai fatti con la proclamazione dello sciopero nazionale del lavoro straordinario del personale ATA della scuola.
“Il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario – sottolinea il segretario nazionale dell’Unicobas Stefano d’Errico – dovrà subire le conseguenze della riforma della scuola di Renzi, ma dovrà anche continuare a sopportare iniquità annose come il quantum miserabile delle retribuzioni fisse ed aggiuntive, i ritardi endemici nella retribuzione degli straordinari, la mancata (o estremamente dilazionata) corresponsione delle nuove ‘posizioni economiche’, i vuoti d’organico (mai colmati negli ultimi 15 anni), il nuovo taglio di circa 2.000 posti iscritto nella legge di stabilità”.
“Ma – aggiunge d’Errico – grava su questo personale, oltre la figura del preside-dirigente padrone assoluto prevista dalla legge Renzi-Giannini, anche la cosiddetta ‘riforma della Pubblica Amministrazione’ del ministro Madia, in un combinato disposto che li vede a questo punto fra due ‘fuochi’ normativi incombenti, con ‘valutazione’ e licenziabilità affidate al medesimo ‘capo ufficio’ senza nessuna copertura sindacale e senza neppure la presenza di colleghi eletti nel comitato di valutazione, come invece previsto per i docenti”.
E così per tutto il mese di settembre il personale Ata si asterrà dalle attività aggiuntive oltre le 36 ore settimanali, oltre che da tutte le ulteriori attività previste nelle lettere di incarico, comprese quelle collegate alle posizioni economiche ed agli incarichi specifici.
Unicobas prevede anche l’astensione dall’intensificazione della attività nell’orario di lavoro relativa alla sostituzione dei colleghi assenti, l’astensione dall’ incarico di sostituzione del Dsga e l’astensione dallo svolgimento degli incarichi di reggenza come Dsga presso le scuole sottodimensionate.
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