Il testo, se saranno confermate le indiscrezioni di fonte ministeriale, prevederebbe l’aumento di sei ore, a titolo gratuito, dell’orario di lavoro settimanale degli insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado.
L’effetto immediato, continua il manifesto della Flc-Cgil, di tale disposizione sarebbe la cancellazione degli spezzoni orari, delle supplenze temporanee e dei corsi di recupero assorbiti dal nuovo regime orario.
Il saldo in termini di perdita di posti è di meno 25.000 cattedre per i posti comuni e di meno 4000 se la norma venisse estesa anche al sostegno agli alunni con disabilità, mentre in termini economici ciò significa un intervento di oltre un miliardo a carico del comparto scuola. A regime però tale disposizione determinerebbe una riduzione di risorse ben più devastante.
Con ragione tuttavia la Flc-Cgil ricorda i tagli di otto miliardi della legge 133/2008 e i continui interventi legislativi, insieme al blocco dei contratti, degli scatti di anzianità e per finire la cancellazione perfino di 10euro della indennità di vacanza contrattuale.
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