Come abbiamo ricordato, domani 12 maggio si svolgeranno le prove Invalsi di Italiano e Matematica nelle classi II delle scuole secondarie di II grado.
Ma domani è anche il giorno dello sciopero generale della scuola, indetto dai Cobas, al quale parteciperanno anche altri sindacati, tra cui la Gilda.
In occasione dello sciopero, accanto ai docenti e al personale Ata, ci saranno tantissimi studenti che boicotteranno le prove Invalsi, definite “insulsi indovinelli”.
Con lo sciopero di domani, i Sindacati di Base, oltre a richiedere la cancellazione dei quiz Invalsi, si battono contro la legge 107/2015, il premio di “merito”, la chiamata diretta da parte del preside per incarichi solo triennali, l’obbligo di alternanza scuola-lavoro di 200 ore nei licei e di 400 nei tecnico-professionali, l’accordo sulla Mobilità “che colpisce in particolare gli insegnanti della fase C”.
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“E chiederemo – dichiara il leader dei Cobas, Piero Bernocchi – un significativo aumento salariale per docenti e Ata, l’assunzione di tutti i precari/e abilitati o con 360 giorni di docenza, l’aumento del numero dei collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici, lo sblocco immediato delle immissioni in ruolo per tutti i profili Ata”.
“Basta con lo strapotere dei presidi che demolisce il lavoro collegiale e produce mostruosità giuridiche e didattiche – continua il sindacalista – . Che il 12 non si ripetano le centinaia di abusi e illegalità contro gli scioperanti verificatisi il 4 e il 5 alle Elementari! Se fosse stata necessaria un’altra verifica su quanto sia distruttivo per una buona didattica e un efficace lavoro collegiale nelle scuole lo strapotere che ai presidi è stato consegnato da Renzi e dalla legge 107, quello che è successo durante questa nuova tornata di quiz Invalsi dovrebbe bastare e avanzare”.
Il riferimento, oltre che alle centinaia di sostituzioni degli scioperanti in occasione delle prove del 4 e 5 maggio alle elementari, è anche al caso della Dirigente scolastica di Nuoro, la quale ha sospeso per sei giorni tre insegnanti, in quanto si sono rifiutate di fare esercitare gli alunni ai quiz.
“Ci auguriamo – conclude Bernocchi dei COBAS – che queste inqualificabili pressioni e gli abusi e illegalità non si ripetano domani in occasione dello svolgimento dei quiz nelle Superiori: ma ricordiamo che, così come per le Elementari, saremo obbligati a perseguire legalmente coloro che dovessero ripetere la catena di abusi dei giorni scorsi”.
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