Categorie: Generico

Sciopero del 12 marzo, si allarga la “rosa” delle adesioni

Si allarga la “rosa” di adesioni allo sciopero generale della scuola di venerdì 12 marzo: dopo Cobas e Cgil, il 22 febbraio ha annunciato la protesta, con manifestazione a Roma a partire dalle 10 in Largo Chigi, sotto il palazzo del governo, anche l’Unicobas.
Assieme allo sciopero Stefano d’Errico, segretarioUnicobas, ha lanciato un appello a docenti, amministrativi e collaboratori della scuola” a cui ha chiesto “di entrare in uno stato di agitazione permanente“. I motivi della protesta sono noti: “la manovra legata ai provvedimenti Gelmini produrrà dal 2009/2010 al 2011/2012 la bellezza di 150.000 tagli“; la costituzione di “cattedre superiori alle 18 ore (persino di 23): così la riduzione di cattedre della Scuola Superiore raggiungerà quota 50.000. Vengono massacrati i precari, presi in giro da un ridicolo decreto ad hoc che certo non li salva (come invece pretenderebbe il ‘titolo’ col quale è stato accortamente pubblicizzato). Ma anche una parte del personale di ruolo andrà in esubero: il mero blocco del turn-over non basta. A decine di migliaia verranno spediti d’autorità in altri settori del calderone del pubblico impiego. Siamo di fronte alla manovra più pesante nella storia dello stato unitario“.
Alla luce di tutto ciò, d’Errico ha si è quindi rivolto a docenti e personale Ata chiedendo che non si collabori con il ministro. Non ci si impegni nelle attività facoltative e volontarie: gite, progetti, sostituzione degli assenti. Si rifiuti la pratica vergognosa della divisione delle classi – illegale vulnus al diritto allo studio – , invalsa perché hanno saturato le cattedre e non c’è più nessuno a disposizione.
L’aspetto paradossale dello sciopero di metà marzo è che sebbene le ragioni degli altri sindacati siano simili o comunque non molto distanti da quelle espresse da d’Errico, la maggior parte dei sindacati più rappresentativi non aderirà all’iniziativa di protesta. E quelle che hanno proclamato lo sciopero per il 12 marzo – in successione Cobas, Flc-Cgil e Cobas – manifesteranno quasi sicuramente in piazze vicine ma diverse. Così, se non fosse servito a sommare le proteste nello stesso giorno, per cercare di alzare il più possibile la quota percentuale di partecipanti allo sciopero, ci saremmo chiesti i perché di una sovrapposizione nonsense.
Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Periodo di prova personale ATA, da due sei mesi a seconda del profilo di appartenenza: nota USR Piemonte

Il nuovo CCNL 2019/2021, all'art. 62, dispone che il periodo di prova per il personale…

18/07/2024

Braccialetto rosso ai genitori di una studentessa: non volevano che svolgesse gli esami di maturità

Se i genitori sono poco istruiti aumenta la possibilità di abbandono precoce degli studi: lo…

18/07/2024

Dl sport e scuola, D’Aprile (Uil Scuola): “973 unità ATA saranno rimosse senza possibilità di sostituzione”

Il segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D'Aprile, ha espresso preoccupazione riguardo al decreto…

18/07/2024

Assegnazioni provvisorie, titolare su materia e specializzata sul sostegno, quale classe di concorso ha precedenza?

Con la nota ministeriale del 4 luglio 2024 il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha…

18/07/2024

Abbandono scolastico, aumenta se i genitori sono poco istruiti: lo dice l’ISTAT

Resta fondamentale il livello di istruzione dei genitori per i percorsi di studio dei figli:…

18/07/2024

Scuole paritarie, dal PNRR 45 milioni per progetti contro la dispersione scolastica, la nota del MIM

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato oggi un avviso rivolto alle scuole secondarie…

18/07/2024