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Sciopero del pubblico impiego del 28 settembre, in piazza anche gli studenti

Dopo aver sfilato per le strade di Roma con i precari ed in attesa di riempire le piazze delle principali città italiane il prossimo 12 ottobre, gli studenti della scuola e dell’università solidarizzano con i sindacati del pubblico impiego: Udu e Rete studenti annunciano, infatti, per il 28 settembre la loro adesione allo sciopero e alla giornata di mobilitazione nazionale, indetti da Cgil, Uil e Confsal, “per dire no al divieto d`accesso al futuro”.
Per l’occasione, le due associazioni studentesche hanno anche coniato uno slogan: “Tutti in piazza a Roma contro la spending review e presidio al Miur contro il numero chiuso”. Poi, in un comunicato, spiegano le ragioni della protesta: “siamo stufi di una conoscenza sotto chiave, di test assurdi e pieni di errori per accedere all`università, di un sistema che blocca le aspirazioni e i sogni di noi studenti ancor prima di iniziare un percorso di studi. Per questo chiamiamo a raccolta tutti gli studenti che non vogliono il loro futuro deciso da una crocetta o compromesso da una raccomandazione: tutti a Roma venerdì 28 settembre”, sottolinea Daniele Lanni, portavoce nazionale della Rete degli Studenti Medi.
“L`Udu è da sempre contraria al numero chiuso, violazione totale del diritto allo studio – sottolinea il coordinatore nazionale dell`Unione degli Universitari, Michele Orezzi – . Da anni non c`era così tanta frustrazione e consapevolezza negli studenti e nella società su questo tema: finalmente è chiaro a tutti quanto questo metodo di selezione aprioristico sia privo di senso e nasconda, come abbiamo sempre denunciato, solo grandi interessi nella gestione degli esclusi”.
Il 28 settembre sarà così una “giornata di mobilitazione per tutti gli studenti italiani”: la mattina saranno in piazza insieme ai lavoratori della pubblica amministrazione, nel giorno dello sciopero contro la spending review; il pomeriggio, invece, l`appuntamento sotto al Miur contro il numero chiuso. E l’autunno è appena iniziato.
E infatti il 12 ottobre gli studenti scenderanno di nuovo in piazza, in occasione di una data di protesta internazionale, per rivendicare il diritto ad una istruzione pubblica di qualità e garantita a tutti. “Una scuola di qualità – ha fatto sapere la Rete degli Studenti – ce la chiede l’Europa, e noi la chiederemo a questo governo, a partire dal primo giorno di scuola, in un percorso di mobilitazione che culminerà nel 12 Ottobre, data in cui tutti gli studenti d’Italia scenderanno in piazza per lanciare le loro proposte e denunciare i loro disagi”. Nella stessa giornata è inoltre previsto lo sciopero della scuola indetto dalla Flc-Cgil.

 

Alessandro Giuliani

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