8 marzo sciopero “contro la violenza maschile sulle donne e i femminicidi; contro ogni discriminazione di genere e contro le molestie nei luoghi di lavoro; contro la precarietà e la privatizzazione del welfare; contro l’obiezione di coscienza nei servizi sanitari pubblici e a difesa della Legge 194, per il potenziamento della reta nazionale dei consultori; contro il disegno di legge Pillon su separazione ed affido”.
I sindacati autonomi
I sindacati autonomi Usi (Unione Sindacale Italiana), Cobas (Confederazione dei Comitati di Base), Usb (Unione Sindacale di Base) hanno annunciato lo sciopero dell’8 marzo. Alla protesta si sono aggiunte in ambito regionale anche sigle del sindacato confederale, come a Roma e nel Lazio, dove la Cgil aderisce, scrive Il Messaggero, alla mobilitazione nei settori del lavoro pubblico e dell’istruzione, «per consentire la partecipazione a tutte le iniziative e le manifestazioni della giornata dell’8 marzo».
Lo sciopero dei sindacati autonomi durerà 24 ore, con astensione dalle prestazione lavorative dalle ore 8,30 alle ore 17 e dalle ore 20 a fine servizio.
Due i sit-in previsti: alle 9 al ministero della Salute, alle 10.30 al ministero del Lavoro. Alle 17 partirà il corteo promosso da “Non una di meno”da piazza Vittorio e arriverà a piazza Madonna di Loreto.
Scuola.
Incroceranno le braccia anche lavoratori e lavoratrici a tempo indeterminato e determinato, con contratti precari e atipici, del comparto scuola. Cartelli con possibili chiusure e disagi sono già comparsi in alcuni asili della Capitale.