In queste ore ho riflettuto molto ed ho deciso di iniziare uno SCIOPERO DELLA FAME, da oggi. Questa iniziativa si protrarrà sino a quando qualche politico non fornirà argomentazioni convincenti e concrete, sulla tutela dei docenti disabili, già segnati dalla natura, nel corpo e nell’anima.
Il mio grido di dolore sale dalla terra verso i Palazzi del potere, sempre più rinchiuso dentro pareti dorate, che fanno dimenticare la sofferenza di chi debole e fragile, vive nell’insicurezza e nella precarietà, di ruolo e non di ruolo.
Con le lacrime agli occhi, scrivo, affinchè questa mia forma di protesta sia letta da qualche parlamentare, e se ancora qualche briciolo di umanità è rimasta in queste persone, spero possa rispondere per tranquillizzare le decine di docenti disabili che vengono sistematica mente ignorati da una politica soggiogata alle grandi lobby economico-finanziarie e massonico conservatrici internazionali.
Amo la Filosofia e la Storia (A037), che insegno da anni, ma temo che diventino insegnamenti opzionali, e in base a quanto stabilisce la legge di riordino del sistema d’istruzione, per i docenti disabili, visto il silenzio assordante dei parlamentari, c’è il serio rischio di girovagare senza alcuna tutela, sull’intero territorio regionale.
Pertanto, da questo momento comunico l’inizio del mio sciopero della fame, perchè alla mia dignità di uomo segnato nel corpo dal male, non intendo rinunciarci. Se dovesse accadermi qualcosa di grave connesso al mio sciopero della fame, qualcuno lo pagherà davanti alla propria coscienza e al Cielo.