Lo “sciopero delle pappe” a Bologna ha lasciato il segno, visto che un bambino su due ha rifiutato la mensa, mentre il Comune con una circolare ha vietato il panino come qualsiasi tipo di “pranzo a sacco”.
E i genitori cosa hanno fatto? Hanno invaso i parchi di Bologna con dei pic-nic all’aperto e poi, dopo il pranzo, hanno riaccompagnato i loro figli a scuola. I genitori protestano contro tariffe troppo care e scarsa qualità, accuse che però vengono respinte dal Comune di Bologna. I genitori fra l’altro accusano la ditta che fornisce il servizio mensa di non reinvestire (o quantomeno di non farlo adeguatamente) i propri utili: 4,9 milioni di euro complessivi fra 2008 e 2012, secondo gli ultimi dati a bilancio.
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…