Con il Disegno di Legge (DdL 2994) di modifica delle norme sulla scuola, il Governo intende realizzare una radicale spoliazione dei diritti fondanti riconosciuti dalla Costituzione al nostro sistema di istruzione e alla sua funzione primaria, l’insegnamento, che viene ad essere privata di ogni garanzia.
Brandendo la spada della stabilizzazione del lavoro, tra l’altro ormai imposta dalle sentenze della magistratura, il Governo gira la lama nella carne lacerata da anni di sacrifici dei tanti precari della scuola, ai quali promette una stabilità più precaria di quella finora vissuta, in cambio di sostegno ad un estremo sradicamento della democrazia nelle nostre scuole e alla loro trasformazione in un sistema feudale assai lontano dalle esperienze più buie della nostra storia post unitaria.
I precari entreranno “nudi” nei cosiddetti “albi” e potranno, in ogni tempo, dopo un’infruttuosa messa in disponibilità, uscirne “spogliati”, se non cacciati dalla stessa scuola e senza più alcuna possibilità di potervi fare ritorno. In modo non dissimile toccherà agli attuali docenti cosiddetti “di ruolo”. Anch’essi saranno ogni tre anni, ed in ogni momento, sottoposti al volere di novelli satrapi a cui questo Governo vuole affidare il loro futuro professionale e lavorativo e la vita e il destino della scuola italiana.
A questo DdL (disegno di distruzione della libertà) l’And dice NO e chiede che venga ritirato. Per questo
il 5 maggio tutti i docenti sciopereranno.
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