In attesa che scendano in campo i sindacati di maggior peso, Cub, Sgb, Si-Cobas, Usi-Ait e Slai-Cobas hanno deciso di rompere gli indugi di mandare al Governo un messaggio chiaro: le politiche del lavoro che l’esecutivo ha in mente e che sta anche cercando di avviare non sono affatto convincenti e per questo motivo è necessario che i lavoratori e i cittadini facciano sentire la propria voce.
E così per il 26 ottobre le 5 sigle del sindacalismo di base proclamano uno sciopero generale che riguarderà quindi anche la scuola.
Escludendo che i sindacati rappresentativi Cgil, Cisl e Uil possano unirsi alla protesta, si tratta di capire se le altre sigle del sindacalismo di base (Cobas, Unicobas e Usb) decideranno di aderire o di promuovere iniziative autonome.
Già in passato i 5 sindacati che hanno proclamato lo sciopero del 28 ottobre avevano promosso unitariamente altre azioni analoghe ma, per la verità, senza particolare successo.
Vedremo se quello del 2018 sarà un autunno caldo o se i sindacati saranno soddisfatti delle misure che il Governo Lega-M5S riuscirà a varare e a inserire nella legge finanziaria.
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