E’ in programma per il prossimo 20 maggio uno sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private proclamato da diversi sindacati di base e sostenuto da numerose associazioni pacifiste.
Lo slogan della protesta (No alla guerra, sì a stipendi più adeguati) chiarisce in modo inequivocabile le ragioni dello sciopero: secondo i promotori si tratta di coniugare la battaglia per il riconoscimento di salari adeguati per tutti con quella contro la guerra e contro qualsiasi forma di coinvolgimento dell’Italia nella vicenda russo-ucraina.
Siamo ormai in economia di guerra dicono i sindacati che stanno promuovendo lo sciopero (Cobas, Usb, Unicobas, Sgb, CUB, USI e Cobas Sardegna tra gli altri) e quindi bisogna chiudere l’esperienza del Governo della guerra e del carovita.
E così sta tornando in auge anche un vecchio slogan molto gridato nelle piazze di tutta Italia negli anni caldi della contestazione del ’68: “Fuori l’Italia dalla Nato e fuori la Nato dall’Italia”.
Sono previste importanti manifestazioni in diverse città: Roma, Milano, Palermo, Torino, Bologna, Firenze e molte altre ancora.
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