Politica scolastica

Sciopero generale, Cub: “Nessuna risorsa dal Governo per il rinnovo dei contratti”

In occasione dello sciopero generale, la Cub scuola ha manifestato a Torino: almeno tremila persone, in grandissima parte lavoratrici e lavoratori aderenti al sindacato, ma anche alla Federazione Anarchica Italiana, al Partito Comunista, al Partito della Rifondazione Comunista, a comitati NO TAV, NO Olimpiadi, contro lo spreco del pubblico denaro.

“Il fatto che associazioni che operano in difesa dei beni comuni e dell’ambiente abbiano aderito è, a nostro parere, – spiega Cosimo Scarinzi della Cub – un segnale positivo della comprensione che in un momento così difficile per i lavoratori serve la massima unità”.

Il corteo ha sostato alla Confcommercio, all’Ufficio Scolastico Regionale, alla Regione e al Comune. Sul piatto questione forti come i diplomati magistrale, le insegnanti comunali precarie, salari.

“Impressionante ed immotivato lo schieramento di polizia e carabinieri che adornava la città, prosegue Scarinzi un tipico esempio di quel dilapidio di pubblico denaro contro il quale si manifestava. D’altro canto, e senza alcuna ragione, la questura aveva posto mille vincoli ad un corteo che si è svolto senza il minimo incidente”.

“Per la CUB, e non è un’affermazione retorica, continua Scarinzi, il successo della manifestazione di oggi, il fatto che abbia visto un arco così vasto di partecipanti, il clima combattivo e determinato che l’ha caratterizzato è uno stimolo a mantenere alta l’iniziativa sui temi che hanno caratterizzato lo sciopero: salario, riduzione dell’orario di lavoro, opposizione alle grandi opere inutili, difesa delle libertà sindacali ecc..”

Il sindacalista tiene a precisare che contemporaneamente vi erano cortei dal Piemonte alla Sicilia, dalla Lombardia alla Campania, passando per la Toscana, il Veneto, l’Emilia ed il Lazio.

“Una giornata positiva, conclude Cosimo Scarinzi, uno stimolo a continuare sula strada intrapresa anche in considerazione che siamo in una fase di apertura dei contratti, in particolare quelli del pubblico impiego, per i quali il governo non ha posto, in perfetta continuità col passato, risorse a disposizione”.

Redazione

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