In un comunicato dell’Anp (Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità), a firma del presidente Giorgio Rembado, vengono spiegate le motivazione che hanno indotto la categoria dei Dirigenti a proclamare la giornata di sciopero per il prossimo 20 aprile.
Alla base della protesta, il mancato adeguamento del trattamento retributivo e la disattesa perequazione stipendiale tra presidi e restante dirigenza pubblica, a parità di funzioni.
"E non si avvertono – scrive Rembado – segnali di una positiva resipiscenza da parte del datore di lavoro né i presupposti per la partenza della nuova stagione contrattuale, nonostante il gigantesco ritardo fino ad ora accumulato che penalizza in primo luogo quelli tra i dirigenti peggio retribuiti".
I dirigenti protestano anche contro lo spoil system, che rifiutano decisamente. Si legge, infatti, nel comunicato: "Noi respingiamo l’estensione del criterio fiduciario per la nomina di tutti i dirigenti, perché questo comporta la loro scelta a seconda della appartenenza partitica e la eventuale rimozione dall’incarico ad ogni cambio di governo. Mentre noi crediamo che, nell’interesse di tutti, i dirigenti debbano essere selezionati per il livello della loro competenza e non per la disponibilità all’obbedienza".
I dirigenti, si dichiarano altresì disponibili ad accettare la procedura sperimentale di valutazione, come "strumento di tutela dell’autonomia dirigenziale" e come "principale e più efficace garanzia dei dirigenti contro lo spoil system".
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