Ci sono voluti almeno un paio di incontri per mettere d’accordo tutti ma alla fine i tre sindacati di base principali (Cobas, unicobas e usb) hanno deciso di proclamare uno sciopero generale unitario per il 10 novembre.
L’Usb per parte sua ha revocato lo sciopero che aveva già indetto per il 17. Resta in piedi per il momento lo sciopero indetto da Sgb, Slai-Cobas, Si-Cobas, Cub e Usi-Ait per il 27 ottobre. Per il 10 novembre è anche in programma una manifestazione nazionale sulla scuola di Cobas e unicobas. Le ragioni della protesta sono esplicitate nel comunicato di poche ore fa, che riportiamo di seguito:
“Le sottoscritte confederazioni e organizzazioni sindacali proclamano uno sciopero generale nazionale di tutte le categorie e comparti pubblici e privati dell’intera giornata il 10 novembre 2017.
Lo Sciopero Generale è convocato contro le politiche economiche e sociali del Governo Italiano e dell’Unione Europea.
Per affermare ed ottenere il diritto al salario, al reddito, alla pensione, per veri rinnovi dei contratti, per il rilancio della buona occupazione e la cancellazione della precarietà e di ogni forma di sfruttamento, per la cancellazione della legge 107 nella scuola, per la difesa e il miglioramento della scuola e della sanità pubblica e per servizi sociali pubblici e gratuiti, contro le privatizzazioni e per la nazionalizzazione delle aziende strategiche per il Paese, per fermare la deriva autoritaria e repressiva in atto, per la democrazia sindacale contro il monopolio delle organizzazioni sindacali concertative e per difendere il diritto di sciopero, per il ritiro di ogni normativa che ne mini e riduca l’efficacia.
Lo sciopero è convocato anche per nuove politiche sociali in tema di diritto all’abitare, di salvaguardia e messa in sicurezza del territorio, di contrasto alla xenofobia e al razzismo“.
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