Venerdì 29 novembre si svolgerà un importante sciopero generale proclamato dalla CGIL, UIL e Cobas i quali chiedono un cambiamento della manovra di bilancio attualmente in discussione.
Le adesioni e il settore della scuola.
Nel contesto scolastico, solo FLC-CGIL e Uil Scuola Rua e Cobas Scuola hanno aderito a questa mobilitazione, evidenziando una profonda frattura nell’odierna politica sindacale scolastica. Ci saremmo attesi una coesione tra le organizzazioni sindacali perché riteniamo sia essenziale e doveroso dare un segnale univoco, deciso, forte contro la prossima legge di bilancio che, tra le altre cose, prevede ingenti tagli alla scuola, sul personale docente ed ata.
Le motivazioni dello sciopero
Le ragioni alla base di questo sciopero sono molteplici e si soffermano su diverse rivendicazioni essenziali.
In primo luogo, vi è una richiesta urgente di migliorare il potere d’acquisto di salari e pensioni che hanno subito un notevole deterioramento negli ultimi anni. L’inflazione ha messo in seria difficoltà i lavoratori e i pensionati con una conseguente perdita del loro potere economico.
Inoltre, i sindacati denunciano una crescente precarietà nel mercato del lavoro, con un incremento del lavoro nero e sommerso.
La manovra proposta dal governo prevede riduzioni ai servizi pubblici, tra cui sanità, istruzione e trasporti, cosa che danneggerebbe gravemente la qualità della vita dei cittadini.
Critiche alla politica economica
La manovra di bilancio è criticata anche per i suoi effetti su contratti e rinnovi del lavoro pubblico. Attualmente, molto del personale non vede ristori adeguati, con contratti che coprono solo un terzo dell’inflazione. Inoltre, il taglio del cuneo fiscale ha comportato perdite per molti lavoratori con un maggior prelievo dell’Irpef.
Le misure fiscali attuate non sembrano favorire una progressività equa, mentre scoraggiano i pagamenti delle tasse da parte degli evasori attraverso condoni e concordati. La mancanza di interventi sugli extraprofitti inoltre solleva importanti interrogativi.
Ulteriori preoccupazioni sono rivolte alla Legge Monti-Fornero, che andrà ad impattare il 99,9% dei lavoratori e alla scarsa rivalutazione delle pensioni. I pensionati, in particolare, affrontano un ridicolo incremento di soli 3 euro al mese per le pensioni minime, che sfida la dignità e il rispetto per coloro che hanno contribuito al sistema sociale.
Per questo SBC Scuola Bene Comune invita il personale della scuola ad aderire allo sciopero generale del 29 novembre.
Alfonsina Ventola
Libero Tassella
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