Attualità

Sciopero generale del sindacalismo di base, il 18 ottobre. Più risorse per la scuola e stop all’autonomia differenziata

Il risultato concreto non è ancora prevedibile, ma l’evento potrebbe comunque passare alla storia del sindacalismo italiano: per il 18 ottobre, infatti, è in programma uno sciopero generale di tutti i lavoratori pubblici e privati.
Un’adesione così generalizzata non la si aveva da tempo anche se ovviamente prima di parlare di successo dell’iniziativa bisognerà aspettare tre mesi.

“Lo sciopero – si legge nel documento sottoscritto da ben 13 sigle, tra cui Cobas, Unicobas, CUB, Cobas Scuola Sardegna, SGB e USB è indetto contro le politiche del governo Draghi e dell’Unione Europea, che a partire dallo sblocco dei licenziamenti, dall’ulteriore liberalizzazione dei subappalti e dall’utilizzo dei fondi del PNRR, si configurano come una gigantesca opera di macelleria sociale sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori, dei precari e dei disoccupati, ad esclusivo vantaggio delle classi dominanti e degli speculatori internazionali”.

Queste le ragioni principali dello sciopero:
• contro lo sblocco dei licenziamenti e per la riduzione generalizzata dell’orario di lavoro a parità di salario, al fine di contrastare l’attacco all’occupazione e ai salari;
• per il rilancio dei salari, con forti aumenti economici e con l’istituzione di un meccanismo di piena tutela dei salari dall’inflazione;
• per il contrasto alla precarietà e allo sfruttamento, abrogazione del Jobs Act, superamento degli appalti e del dumping contrattuale e forte contrasto all’utilizzo indiscriminato dei contratti precari;
• per un rilancio degli investimenti pubblici nella scuola, nella sanità e nei trasporti, contro la privatizzazione, la mercificazione e lo smantellamento dei servizi pubblici essenziali, dei settori fondamentali, di pubblica utilità e delle infrastrutture.

Altro nodo politico evidenziato dai sindacati è quello del progetto di autonomia differenziata che proprio nei giorni scorsi è stato rilanciato dalla Ministra per gli Affari Regionali Maria Stella Gelmini e che potrebbe avere un impatto importante proprio sul sistema scolastico nazionale.

I sindacati di base firmatari del documento annunciano anche di voler mettere in atto di qui alla metà di ottobre una serie di iniziative nazionali e territoriali per discutere con i lavoratori e con i territori le questioni strategiche sulle quali oggi è necessario riflettere a partire anche dalla tragica morte di Adil Belakhdim, sindacalista immigrato, schiacciato da un camion durante un presidio davanti ad un’azienda di Novara.

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Legge di Bilancio, per Cisl risponde alle urgenze ma su scuola e blocco parziale del turnover Pa non ci siamo. Altri sindacati più perplessi

La Legge di bilancio 2025 approvata dal Governo contiene disposizioni apprezzabili, come l’innalzamento della soglia…

05/11/2024

Il trattamento economico del personale della scuola è ormai ai minimi storici

Anche oggi, come faccio da ormai molto tempo, mi è capitato di leggere un vostro…

04/11/2024

Paolo Sorrentino: “I ragazzi di oggi sono migliori, sono estremamente intelligenti e colti”

Il regista napoletano Paolo Sorrentino, che ha diretto il film "Parthenope", al momento nelle sale…

04/11/2024

Cos’è l’ascolto attivo scuola? Come stimolare il cervello degli studenti? Il webinar della Tecnica della Scuola

L'ascolto attivo a scuola è una pratica che incoraggia gli studenti a partecipare in modo…

04/11/2024