Il mese di dicembre inizia con uno sciopero generale. Infatti, venerdì 2 dicembre, la Confederazione COBAS con Unicobas, Cobas Sardegna, Cub, Usb e altre sigle sindacali di base hanno proclamato lo sciopero generale intercategoriale nazionale.
Tra i punti dello sciopero, si legge dal manifesto dei Cobas:
- rinnovo dei contratti con significativi aumenti dei salari e adeguamento automatico al costo della vita;
- introduzione del salario minimo di 12 euro/ora;
- cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, un calmiere dei prezzi dei beni primari e dei combustibili;
- riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario;
- impedire l’Autonomia Differenziata che disgrega il paese, e in particolare scuola e sanità; dire NO al sistema di appalti/subappalti rafforzati dal DDL Concorrenza;
- respingere l’attacco reazionario del governo Meloni ai diritti civili e democratici, la criminalizzazione dei migranti e l’ulteriore inasprimento della repressione del conflitto sociale e sindacale, con l’introduzione del reato di occupazione abusiva e raduni illegali;
- investimenti economici rilevanti per la scuola e sanità pubbliche, per i trasporti, per il salario garantito a disoccupati e sottoccupati;
- cancellare l’alternanza scuola-lavoro e gli stage gestiti dai centri di formazione professionale;
- una nuova politica energetica che utilizzi pienamente le fonti rinnovabili;
- dire NO alla guerra e all’economia di guerra, all’aumento delle spese militari e all’invio di armi in Ucraina; l’aumento delle risorse a favore dell’autodeterminazione, la tutela della salute delle donne, combattendo discriminazioni, oppressione nel lavoro, nella famiglia e nella società;
- la difesa del diritto di sciopero e il riconoscimento a tutte le OO.SS. di base dei diritti minimi e dell’agibilità sindacale in tutti i luoghi di lavoro.
A questi punti si aggiungono quelli specifici del mondo scuola di Unicobas:
- sopprimere Invalsi;
- ripristino nelle Superiori di Primo e Secondo grado delle ore tagliate di Lettere, Storia, Geografia, Scienze o relative al bilinguismo, nonché dei laboratori e delle ore tagliate dalla Gelmini negli Istituti Tecnici;
- assunzione dei precari su tutti i posti vacanti;
- pensioni a quota 95.
A essere coinvolti nello sciopero generale saranno tutti i settori pubblici e privati, dalla sanità alla scuola, dalle fabbriche ai trasporti.
Durante la giornata si terranno manifestazioni regionali o provinciali a Roma (Ministero Istruzione V.le Trastevere ore 10, Ministero Lavoro, V. Molise ore 9.30), Torino, Milano, Padova, Trieste, Genova, La Spezia, Bologna, Firenze, Pisa, Grosseto, Ancona, Terni, Napoli, Bari, Taranto, Catania, Palermo, Cagliari.