Categorie: Politica scolastica

Sciopero generale scuola il 13 novembre

L’annuncio arriva dai Cobas che si dichiarano però ampiamente disponibili a concordare una data diversa insieme con gli altri sindacati.
Le manifestazioni regionali indette dai sindacati per sabato 24 ottobre non bastano ai Cobas che chiedono un impegno più consistente da parte di tutti per contrastare l’applicazione della riforma Renzi e soprattutto per dare avvio alla stagione contrattuale.
Già il 19 settembre scorso i Cobas di Piero Bernocchi avevano inviato un appello ai 5 sindacati Cgil-Cisl-Uil-Snals-Gilda che, proprio insieme con i Cobas, avevano promosso e gestito gli scioperi di maggio-giugno.
Sottolinea il portavoce nazionale Piero Bernocchi: “Si susseguono nelle scuole enormi assemblee unitarie che testimoniano la volontà diffusa di impedire la realizzazione degli effetti nefasti della legge 107…Ma docenti ed Ata segnalano con forza che non si può rinchiudere tale lotta solo nelle singole scuole e chiedono che i sindacati che hanno condotto lo scontro con la cattiva scuola di Renzi diano vita ad un nuovo e plebiscitario sciopero generale della scuola e ad una oceanica manifestazione nazionale”.
“Al nostro appello – scrive Bernocchi – non abbiamo ricevuto risposte anche se sappiamo che i Cinque discutono da settimane, tra loro, sul da farsi. Poiché l’immobilismo non fa bene ai livelli di conflitto contro la cattiva scuola renziana né alla resistenza nelle scuole contro l’applicazione della 107, rompiamo gli indugi e convochiamo per il 13 novembre lo sciopero generale della scuola, ribadendo nel contempo la cruciale necessità che lo sciopero sia unitario per realizzare i livelli di partecipazione del 5 maggio e del blocco degli scrutini”.
Ecco perchè i Cobas si dichiarano ampiamente disponbili a rivedere la data dello sciopero che non può però andare oltre la metà di novembre anche perchè a quel punto i giochi sulla legge di stabilità saranno pressochè chiusi.
“Comunque – concludono i Cobas – ci auguriamo  che i tempi decisionali degli altri sindacati si accelerino e che si possa ricevere una risposta chiara ed ufficiale nei prossimi giorni”.

Reginaldo Palermo

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