Sciopero nazionale delle attività aggiuntive nella scuola dall’1 al 22 Marzo 2014 compresi
Questa mattina abbiamo proclamato per tutto il personale docente, amministrativo, tecnico ed ausiliario, di ruolo e non, lo sciopero nazionale delle attività aggiuntive dall’1 al 22 Marzo 2014 compresi, così come di seguito indicato:
Personale Ata:
– astensione attività aggiuntive oltre le 36 ore settimanali;
– astensione da tutte le ulteriori attività previste nelle lettere di incarico comprese quelle collegate alle posizioni economiche (I° e II°)) e agli incarichi specifici;
– astensione dall’intensificazione della attività nell’orario di lavoro relativa alla sostituzione dei colleghi assenti con limitazione al proprio piano di lavoro o settore;
– astensione svolgimento incarico di reggenza come Dsga presso le scuole sottodimensionate.
Personale docente ed educativo:
– astensione dalle attività aggiuntive di insegnamento oltre l’orario obbligatorio, retribuite con il Mof;
– astensione dall’espletamento delle funzioni strumentali;
– astensione dalle ore aggiuntive per l’attuazione dei progetti retribuiti con il Mof e dagli incarichi di coordinatore di progetti retribuiti con il Mof;
– astensione dalla sostituzione e collaborazione con il dirigente scolastico e dagli incarichi di responsabile di plesso, di laboratorio, di dipartimento, coordinatore del consiglio di classe e coordinatore personale educativo;
– astensione dalle ore aggiuntive prestate per l’attuazione dei corsi di recupero per gli alunni con debiti formativi;
– astensione dalle attività complementari di educazione fisica e avviamento alla pratica sportiva.
Inoltre, lo sciopero è indetto contro il blocco del contratto e la sua triennalizzazione, contro il ‘congelamento’ degli scatti e la parziale restituzione degli stessi a danno del Fondo di Istituto; contro la mancata corresponsione del dovuto per le ‘posizioni economiche’ del personale non docente; contro la tragedia degli Ata ex Enti Locali; contro i ritardi annosi nell’assunzione dei precari e la riduzione dei benefici stipendiali e normativi per i neo assunti; contro il tentativo del Ministro Carrozza (tramite una delega ottenuta dal Governo) di ridurre al silenzio gli organi collegiali, imporre l’assunzione diretta del personale da parte dei dirigenti scolastici e la valutazione discrezionale di docenti ed Ata, collegando quella dei primi ai vergognosi test Invalsi (avamposto dell’aziendalizzazione della Scuola Pubblica, consistenti in forme di valutazione improprie per studenti e docenti); contro la riduzione dei Licei a 4 anni; contro il blocco dei pensionamenti per i nati nei primi anni ’50 e le restrizioni generali in materia di diritto del lavoro, nonché per la mancata abrogazione della controriforma Gelmini e della relativa revisione delle classi di concorso. Lo sciopero, indetto anche dalla Cgil, viene proclamato dopo aver effettuato in data 13.2.2014, inutilmente, il prescritto tentativo di conciliazione presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Le scuole, che ormai si reggono soprattutto sul lavoro straordinario (spesso effettuato gratis et amore dei), verranno bloccate nel funzionamento più elementare.