La protesta delle maestre e dei maestri diplomati magistrale continua ancora: proprio nelle ultime ore, infatti, i Cobas hanno annunciato uno sciopero scuola dei diplomati magistrale per il 23 marzo.
Ma per la verità per la stessa data c’è anche uno sciopero dell’intero comparto scuola esteso quindi a tutto il personale, indetto dall’Anief.
“Con questo sciopero – spiega Piero Bernocchi, portavoce nazionale Cobas – intendiamo protestare contro l’ignobile sentenza del Consiglio di Stato che ha messo a forte rischio il posto di lavoro e i diritti acquisiti di decine di migliaia di maestre/i che hanno guadagnato sul campo il diritto/dovere di insegnare”.
“Questo – aggiunge Bernocchi – è uno sciopero che fa seguito a quelli dell’8 gennaio e del 23 febbraio, e che ci è stato esplicitamente proposto dai docenti coinvolti. La data coincide, non a caso, con l’insediamento delle Camere e con l’emissione del parere dell’Avvocatura di Stato sull’iniqua sentenza del Consiglio di Stato”.
Come di consueto allo sciopero sarà abbinata anche una manifestazione nazionale convocata per le ore 9,30 a Montecitorio, di fronte al Parlamento.
“Ferma restando la protesta, che riguarda tutta la categoria docente ed ATA, contro un contratto miserabile sul piano economico e l’inserimento in esso delle imposizioni della legge 107 – aggiunge ancora Bernocchi – lo sciopero ha come obiettivi, da presentare ai nuovi parlamentari e al governo comunque in carica, la conservazione del posto in “ruolo” o nelle GAE per le maestre/i DM che vi si trovano, la riapertura delle GAE per tutti/e i precari/e abilitati e l’immissione immediata “in ruolo” per i precari/e con 3 anni di servizio”.