Attualità

Sciopero scuola 25 gennaio, l’elenco delle piazze coinvolte

Le manifestazioni del 25 gennaio lamentano inadeguate modalità di rientro in classe, dai trasporti alla sicurezza. In particolar modo sul governo piovono critiche per l’incapacità di agire sulla riduzione del numero di alunni per classe. Insomma, le classi pollaio sono ancora là.

Il Comitato Priorità alla scuola ed i Cobas – con l’adesione della Flc Cgil, della Uil Scuola, di Cnps, Rifondazione Comunista e Potere al Popolo – il 25 gennaio manifesteranno in 24 città e davanti al ministero dell’Istruzione, si legge nell’articolo del nostro direttore Alessandro Giuliani.

Le manifestazioni del 25

Ecco l’elenco delle piazze coinvolte nelle manifestazioni del 25 gennaio.

  • Roma, ore 16.00, davanti al Ministero dell’Istruzione;
  • Milano, ore 9.30, Ufficio Scolastico Regionale, via Polesine 13;
  • Torino, ore 12.00, incontro in Prefettura, Piazza Castello;
  • Firenze, ore 15.00, Ufficio Scolastico Regionale, via Mannelli 113;
  • Massa Carrara, ore 14.30, Ufficio Scolastico Provinciale, via Fermi;
  • Bologna, ore 15.30, Ufficio Scolastico Regionale, via de’ Castagnoli 1;
  • Napoli, ore 10.00, Ufficio Scolastico Regionale, via Ponte della Maddalena 55;
  • Bari, ore 16.00, Presidenza Regione Puglia, Lungomare Nazario Sauro 33;
  • Genova, ore 15.00, Regione Liguria, piazza De Ferrari;
  • Modena, ore 8.00, Ufficio Scolastico Provinciale, via Rainusso 70;
  • Reggio Emilia, ore 16.00, piazza Gioberti;
  • La Spezia, ore 15.00, Ufficio Scolastico Provinciale, viale Italia;
  • Trieste, ore 16.00, Ufficio Scolastico Regionale, via SS Martiri 3;
  • Ancona, ore 14.30 -15.30, Ufficio Scolastico Regionale, via XXV Aprile;
  • Venezia, ore 16.00, Ufficio Scolastico Provinciale, via Forte Marghera 191, Mestre.

Il comunicato dei sindacati (Cobas e ‘Priorità alla Scuola’)

Il 25 gennaio chiudono le iscrizioni: ora chiudiamo le classi pollaio! Bisogna ridurre il numero di alunni per classe assumere immediatamente i precari, per questo manifesteremo in 23 città, compresa Roma, dove saremo davanti al Ministero a partire dalle 16,” affermano i Cobas e Priorità alla scuola.

“La ministra Azzolina è entrata al Ministero dell’Istruzione affermando che avrebbe preso di petto le classi pollaio ed ha continuato a ribadire lo stesso concetto anche nel corso della pandemia. Queste sono le parole. E i fatti? I fatti ci dicono che nemmeno un euro è stato stanziato né nel Recovery Plan né in Finanziaria per la riduzione del numero di alunni per classe e il problema del sovraffollamento delle classi è letteralmente scomparso nelle recenti linee guida emanate dal Ministero. Così le scuole, che hanno appena finito di raccogliere le iscrizioni, procederanno con i soliti coefficienti a costruire le classi iniziali. Il tutto – concludono – come se non si fosse nel pieno di una pandemia, come se la pandemia non avesse mostrato la condizione disastrosa della scuola pubblica italiana, condizione che ha comportato l’interruzione (o il forte depotenziamento attraverso la DAD) del diritto costituzionale all’istruzione per un’intera generazione la quale sta subendo, anche psicologicamente, i danni che negli anni sono stati inflitti alla scuola pubblica e che la crisi ha ulteriormente aggravato.”

Le città che manifestano

Domani le manifestazioni, informano le due organizzazioni, si terranno anche davanti agli Uffici Scolastici regionali e Provinciali di Bologna, Pisa, Trieste, Genova, Torino, Reggio Emilia, Firenze, Massa, La Spezia, Napoli, Salerno, Catania, Siracusa, Prato, Bari, Modena, Mantova, Ancona, Vicenza, Padova, Pescara e Cremona.

Molteplici le richieste

  • Riduzione del coefficiente del numero di alunni per classe, massimo 20 alunni e 15 in presenza di alunne/i con disabilità;
  • immediata assunzione dei precari della scuola italiana;
  • investimenti seri e veloci sull’edilizia scolastica;
  • rientro almeno al 50% nelle scuole superiori delle Regioni e del 100% negli altri ordini di scuola in Campania;
  • tracciamento capillare e diffuso all’interno delle scuole.

LEGGI ANCHE

Redazione

Articoli recenti

Rendicontazione sociale scuola: perché ci troviamo in un anno cerniera? Gli istituti possono davvero autovalutarsi?

La rendicontazione sociale nelle scuole permette agli istituti di autovalutarsi, ma l'efficacia dipende dalla trasparenza…

17/11/2024

Quando finisce il Black Friday? Da domani 20% di sconto sui nostri corsi, un’occasione per formarsi

Come abbiamo scritto, sta per tornare il Black Friday, l'occasione più propizia dell'anno per approfittare…

17/11/2024

Come insegnare sostegno senza specializzazione? Un corso strutturato per chi non ha il Tfa

Insegnare sostegno senza specializzazione richiede empatia, capacità di adattamento e competenze nella gestione della classe.…

17/11/2024

Scuola digitale, i docenti sono pronti alla transizione? I corsi di formazione per un percorso graduale

Il decreto ministeriale n. 66 del 2023 ha destinato 450 milioni di euro a favore…

17/11/2024

Prova orale concorso dirigenti scolastici, ultimo step per i candidati: ecco come superarla

Come abbiamo scritto, la prova scritta del concorso ordinario per dirigenti scolastici si è svolta…

17/11/2024

Docente aggredita da 30 genitori Scanzano: disposta una ispezione; Valditara parla di “imbarbarimento”, Frassinetti di “episodio di tensione”

L’episodio di Scanzano ribalta quasi completamente la “narrazione” sul tema della violenza a scuola a…

16/11/2024