“Cari genitori, la battaglia in difesa della scuola pubblica e del diritto allo studio dobbiamo condurla insieme,” così inizia la lettera aperta che la CGIL ha indirizzato alle famiglie genovesi per spiegare le ragioni dello sciopero indetto per giovedì 31 ottobre. Secondo quanto riporta Repubblica, nella lettera, la segretaria generale della FLC CGIL Genova, Elena Bruzzese, esorta i genitori a sostenere la mobilitazione, pur comprendendo i disagi che lo sciopero potrebbe causare nell’organizzazione familiare. “Un paese che non investe sull’istruzione non investe sul futuro,” è il messaggio chiave dell’appello.
Lo sciopero, che coinvolgerà il personale di scuola, università e ricerca, si oppone alla legge di bilancio, considerata insufficiente per le esigenze del sistema scolastico. La scelta della data, alla vigilia del ponte del 1 novembre e dopo le chiusure elettorali, ha sollevato proteste da parte delle famiglie, e alcuni presidi hanno già annunciato una riduzione dell’orario scolastico, non potendo garantire il servizio per l’incertezza sulla partecipazione.
La CGIL pone l’accento su problemi radicati, come il precariato: “Un lavoratore su quattro tra collaboratori scolastici e docenti non ha un contratto stabile,” spiega Bruzzese, e questo comporta discontinuità didattica per gli studenti, soprattutto nei posti di sostegno, dove l’alta rotazione impedisce la continuità. A ciò si aggiunge la carenza di personale, che costringe le scuole a spostare gli alunni in altre classi in caso di assenze o a limitare la vigilanza, creando difficoltà anche nelle scuole dell’infanzia e primarie.
La CGIL denuncia inoltre la frequente richiesta di contributi “volontari” alle famiglie per l’acquisto di materiale scolastico, costi che pesano sui genitori, e segnala le possibili ripercussioni dell’autonomia differenziata, che potrebbe compromettere l’uniformità del diritto allo studio su tutto il territorio nazionale.
L’invito è di unirsi alla manifestazione in programma giovedì 31 ottobre alle ore 10:30 sotto la prefettura di Genova. Un appello a tutte le famiglie per una battaglia condivisa, per il diritto allo studio e per un sistema educativo pubblico equo e inclusivo.
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