Nella giornata di venerdì 23 ottobre 2020 è stato indetto uno sciopero proclamato dall’Associazione Sindacale di categoria CUB SUR Scuola, Università e Ricerca e destinato a tutti i settori del comparto pubblico e privato. In particolare, per la scuola, si denunciano gli stipendi bassi e, tra le altre cose, la mancata stabilizzazione di molti docenti che lavorano da anni come precari.
Tra le rivendicazioni di base che girano intorno alla manifestazione, c’è sicuramente la richiesta di una forte determinazione ad uscire dalla crisi con un nuovo modello di sviluppo per garantire lavoro stabile e tutelato, con un conseguente aumento di salari, redditi, diritti e welfare.
Giovanna Lo Presti, portavoce nazionale CUB Scuola, sottolinea: “Scioperiamo contro una crisi sociale ed economica che, ancora una volta, rischia di essere pagata dalle classi popolari. La nostra è una lotta contro ogni precarietà. Per la scuola, l’elenco è lungo: si va dalla denuncia di stipendi vergognosamente bassi alla mancata stabilizzazione di molti docenti che lavorano da anni come precari, dall’età pensionabile troppo avanzata alla mancanza di sicurezza nelle scuole. Siamo sempre precari, come lavoratori della scuola, dall’inizio della nostra carriera a quando, ormai in pensione, dobbiamo attendere per due anni e più la nostra buonuscita. La protesta del 23 si unisce a quella di tutti i lavoratori che lottano per una società più equa e per un modello di sviluppo non vorace e più rispettoso dell’ambiente”.
Walter Montagnoli di CUB Nazionale, ha affermato: “Lo scioperò si realizzerà in un momento che non è quello che ipotizzavamo, ma in un momento di grande paura. Tutti gli indicatori ci dicono che la gente è nuovamente e fortemente spaventata. La nostra proposta di andare in piazza è l’unica che oggi è presente sul territorio nazionale italiano. Non saremo tanti, però essere in piazza indica che si ritorna a lottare per rivendicare i nostri diritti, il nostro salario e le nostre condizioni di lavoro”.
Oltre l’emergenza, CUB rende noto che ci si focalizzerà, tra le altre cose, anche sulla riforma degli ammortizzatori sociali, pensione a 60 anni o con 35 anni di contributi, trasporto collettivo ed edilizia popolare, nuove strutture e nuovo personale alle scuole, ma anche il problema ambientale e sanitario.
Lo sciopero si svolgerà durante l’intera giornata, con conseguenti blocchi sia a livello scolastico che a livello di trasporti. Infatti, nei diversi siti di trasporto locale sono stati pubblicati gli aggiornamenti dei nuovi orari in vigore, con un minino di corse garantite e altre soppresse.
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