Attualità

Sciopero scuola, università e ricerca proclamato da Flc-Cgil per la giornata dell’8 marzo

 

“Il nostro Paese è ancora ai primi posti nel mondo per gender pay gap e per incidenza del lavoro povero e precario; per non dire dell’invisibile sfruttamento del lavoro di cura, mai riconosciuto come responsabilità sociale, sempre e ancora scaricato sulle donne. Nel frattempo si sta rinsaldando il modello patriarcale, profondo, radicato, pervasivo”: lo sostiene la segreteria nazionale della Flc-Cgil che, proprio a partire da questa considerazione, ha deciso di aderire  anche quest’anno alla giornata internazionale di protesta in programma per l’8 marzo.

Per la giornata della “Festa della donna” il sindacato guidato da Gianna Fracassi ha appunto proclamato lo sciopero nazionale dell’intero comparto: “Nella scuola occorre che una vera cultura della parità, profondo antidoto alla violenza, arrivi a permearne la vita, nel vivo della relazione educativa e dei processi di apprendimento/insegnamento. C’è bisogno di ricerca, di formazione, di cura e valorizzazione della dimensione professionale perché questo avvenga”.

“La qualità della nostra democrazia – ribadisce il sindacato – ha bisogno che la formazione delle persone sia fortemente orientata a promuovere una cultura (antropologica prima ancora che scolastica e/o accademica) che sia davvero per la pace, contro la violenza, per la parità, per il rispetto e la valorizzazione delle diversità, per la promozione della capacità di dialogo come via maestra per il superamento dei conflitti”.

Questi, in particolare, gli obiettivi della protesta:

  • affermare politiche concrete ed efficaci volte a prevenire i femminicidi e la violenza di genere e sostenere chi si trova in situazioni di rischio
  • affermare un sistema sociale che sostenga il lavoro femminile – a partire da salario e diritti – contrasti la precarietà e garantisca pari condizioni di accesso alle infrastrutture di cittadinanza dal sistema socio sanitario, all’istruzione e alla formazione  
  • garantire alle donne un accesso alla pensione che consenta di affrontare dignitosamente e serenamente l’età della vecchiaia
  • contrastare riforme finalizzate a frammentare ancora di più il nostro Paese che, causando ulteriori differenze da territorio a territorio, finiranno fatalmente per determinare nuove marginalità
  • difendere il diritto di decidere autonomamente e liberamente del proprio corpo a partire dalla difesa della legge 194/1978 sull’interruzione volontaria di gravidanza.
Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Il bullismo? Quando in classe prevalgono i maschi

Partendo dai dati pubblicati dal Consiglio nazionale delle ricerche sulla pagina “Violenza giovanile in aumento…

18/03/2025

I docenti di sostegno, assunti nell’a.s. 2020/2021, censiti senza abilitazione, possono chiedere trasferimento su posto comune purché abbiano conseguito l’abilitazione

In considerazione che i docenti, assunti da concorso straordinario scuola secondaria (D.D. n.510/2020) con decorrenza…

17/03/2025

Informatica alla primaria e intelligenza artificiale per fare didattica, Valditara: Italia tra i primi al mondo

"Abbiamo investito 2 miliardi e 100 milioni di euro per la digitalizzazione della nostra scuola,…

17/03/2025

Educazone sessuale: un’impresa particolarmente ardua

Apprezzabili sono le intenzioni di introdurre nella scuola l'educazione sessuale. Se penso che ai miei…

17/03/2025

Per garantire la libertà di insegnamento ci vogliono anche serie procedure di reclutamento

La libertà di insegnamento è un preciso diritto/dovere previsto dalla Costituzione (art.33, "L'arte e la…

17/03/2025

Ricorso contro gli esiti delle prove scritte del concorso scuola PNRR 2

Com'è noto, di recente, si sono svolte le prove scritte del Concorso Scuola PNRR 2…

17/03/2025