Lo sciopero del 5 maggio corso avrebbe registrato una adesione significativa: lo rendono noto con un proprio comunicato i Cobas Sardegna che parlano di decine di scuole interamente chiuse e di centinaia di classi con “quiz Invalsi bloccati”.
“L’adesione allo sciopero di docenti e Ata e la significativa adesione alla protesta di tantissimi genitori (che hanno tenuto i loro bambini/e a casa) – afferma il sindacato – hanno contribuito in maniera importante a boicottare la seconda giornata (italiano) dei quiz Invalsi”.
La protesta – sostiene ancora Cobas Sardegna – è riuscita anche per “scelta delle famiglie che hanno tenuto a casa i loro figli non condividendo la scuola degli insulsi indovinelli o dove sono stati somministrati ad un numero ridicolo di alunni presenti”.
Ma le ragioni dello sciopero sono più ampie e non riguardano solamente il no alle prove Invalsi: si va dal rinnovo del CCNL alla richiesta di un piano per di investimenti per l’edilizia scolastica, fino alla abolizione dei PCTO, al NO alle proposte di regionalizzazione del sistema di istruzione ma anche allo sviluppo della lingua, della cultura e della storia della Sardegna.
Lo sciopero era indetto non solo da Cobas Sardegna ma anche da Cobas Scuola a Unicobas.
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