“Siamo in 100mila ad essere scesi in piazza”. È quanto affermano la Rete degli Studenti Medi e l’Unione degli Universitari che hanno organizzato la mobilitazione oggi in oltre 30 città d’Italia. Al centro delle manifestazioni la riforma della scuola e il no al governo Meloni.
“Nessun merito a questo Governo” hanno scritto molti giovani tra Genova, Palermo, Verona, ma secondo quanto scrive l’Ansa molta partecipazione si è registrata anche in altre città come Varese, Vicenza, Perugia, Mantova, Pisa, Cagliari, Imperia e Forlì. Gli studenti hanno organizzato presidi, sit-in e assemblee.
“Siamo pronti a difendere il diritto allo studio e ogni diritto conquistato fino ad ora – ha spiegato Rete Studenti e Udu – Le forze che compongono il Governo sono anti studentesche. Valditara è responsabile della Riforma Gelmini che ha contribuito a distruggere la scuola e l’università pubbliche. Abbiamo interrogato i candidati dei partiti che sostengono il Governo durante le elezioni e nessuno ha sostenuto le proposte studentesche. “Vogliamo investimenti sul diritto allo studio, non riflessioni su un merito che non esiste. Non ci può essere merito in una scuola che non dà a tutti gli stessi strumenti e le stesse possibilità. Vogliamo giustizia ambientale, lavoro stabile e retribuito, salute mentale”.
I giovani rivendicano i 5 pilastri della scuola: una legge nazionale sul diritto allo studio, la sostituzione dei PCTO con l’istruzione integrata, salute e sicurezza per un’edilizia sicura ed educante e per la garanzia del benessere psicologico, maggiore rappresentanza studentesca e la riforma dello statuto perché maggiori diritti siano garantiti.
Opposizione ai concetti di merito, competizione, patria e famiglia che secondo gli studenti sono i cardini del ministro Valditara.
Quest’ultimo, in un comunicato, ha spiegato che oggi a Roma una sua delegazione ha discusso con alcuni rappresentanti degli studenti che manifestavano davanti alla sede del Ministero dell’Istruzione e del Merito. La delegazione si è dichiarata disponibile ad ascoltare e raccogliere le istanze delle associazioni studentesche e riportarle al Ministro, in vista del dialogo da lui annunciato nelle sedi istituzionali.
Il leghista si dice contento di potersi confrontare con i protestanti: “E’ sempre positivo che gli studenti esprimano le proprie idee e avanzino le proprie proposte, è uno degli elementi fondamentali delle società libere”, dichiara il Ministro Valditara.
“Il dialogo è stato il principio cardine su cui ho impostato da subito la mia azione. Confermo che nella Grande Alleanza per la Scuola e per il Merito che stiamo costruendo, il confronto con le ragazze e con i ragazzi riveste un ruolo fondamentale, e sarò lieto di approfondire quanto prima il dialogo nelle sedi istituzionali preposte con i rappresentanti democraticamente eletti degli studenti”, ha concluso il ministro.
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…
Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…
Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…