Con la riforma che entrerà in vigore dal primo settembre prossimo, diversi ordinamenti disciplinari verranno modificati. Uno, in particolare, sarà soppresso: l’Educazione tecnica (classe A033).
17 mila docenti in forza alla scuola, oltre alle migliaia di precari, rischiano di restare senza lavoro.
I docenti protestano contro "la cancellazione di un proprio spazio culturale con l’aggregazione della tecnologia alle scienze. Già dal prossimo anno in prima media si passerà da 3 a una sola ora di insegnamento riservata a questa disciplina. Tendenza che si confermerà gradualmente nelle altre classi. Ma quel che più conta è il fatto che questa disciplina verrà aggregata all’orario di insegnamento dei docenti di matematica e scienze. Nei prossimi anni, insomma, non è previsto che ì docenti dell’ attuale Ed. Tecnica abbiamo spazio nella scuola riformata".
E mentre i docenti con incarico a tempo indeterminato è presumibile che verranno messi in mobilità, per i precari non ci saranno più opportunità di lavoro nella scuola.
E moltissimi fra loro hanno un’età tra i 45 e 50 anni e fino a venticinque anni di insegnamento.
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