Attualità

Sconfiggeremo il Covid-19 (forse), ma i bambini saranno sempre più poveri

Forse (vaccino permettendo) riusciremo a sconfiggere il Covid-19, ma dovremo fare i conti con la povertà che avanza: basta leggere gli ultimi dati diffusi dalla Caritas per capirlo.
Nel periodo maggio-settembre 2020 l’incidenza dei “nuovi poveri” per effetto dell’emergenza Covid è passata dal 31% al 45%; ma il dato più drammatico  è un altro: “Quasi una persona su due che si rivolge alla Caritas – si legge nel Rapporto – lo fa per la prima volta”.
A rivolgersi all’Associazione per chiedere aiuto e assistenza non sono solamente persone anziane sole come avveniva fino a qualche anno fa ma anche normalissime famiglie con minori, giovani donne e giovani uomini in età lavorativa, piccoli commercianti o lavoratori autonomi che non riescono neppure a mettere insieme un pasto caldo al giorno.
Il fatto è che questi mesi di lockdown hanno inferto un colpo mortale a molte attività produttive tanto che la grande crisi del 2009, quando il PIL scese del 5,5%, rischia di essere ricordato solo come un anno negativo (le previsioni più ottimistiche per il 2020 parlano di un meno 10%).
Quello che il Covid-19 ha messo in evidenza – sottolinea la Caritas – è il carattere mutevole della povertà; di fronte a una situazione inedita, occorrono strumenti di analisi e di intervento adeguati al mutato contesto”.

In particolare sarà necessario mettere in relazione i dati sulla povertà (assoluta e relativa) con i dati sui percettori delle misure di contrasto e realizzare analisi di lungo periodo per monitorare come cambiano le condizioni di vita delle persone in povertà e se e come su di esse incidano le misure pubbliche.

La conseguenza più inaccettabile, infine, riguarda i minori: cresce sempre più, infatti, il numero di bambini e ragazzi che vivono in situazione di povertà per i quali – spesso – la scuola rappresenta un ambiente protetto e sicuro.
Per coloro che frequentano la scuola dell’infanzia o il tempo pieno alla primaria la scuola significa anche un pasto assicurato.
Tenere le scuole chiuse vuole quindi anche dire, indirettamente, non contrastare adeguatamente la povertà dei più piccoli.

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Scuole paritarie, dal PNRR 45 milioni per progetti contro la dispersione scolastica, la nota del MIM

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato oggi un avviso rivolto alle scuole secondarie…

18/07/2024

Assunzioni in ruolo, supplenze e vincoli nella mobilità annuale per i neoassunti: facciamo il punto – DIRETTA ore 16,00

Il nuovo anno scolastico è alle porte e alcune operazioni, come ad esempio le domande…

18/07/2024

Come educare i nostri figli ad essere autosufficienti e indipendenti

In Italia la situazione sotto questo punto di vista evidenzia come si è ancora indietro…

18/07/2024

Dirigente scolastico prima promosso in liceo top, poi la marcia indietro: i chiarimenti dell’USR Sicilia

Avevamo raccontato la storia di Giusto Catania, preside da oltre un decennio del Cep, l’Istituto…

18/07/2024

A Carolina Picchio, vittima di cyberbullismo, la prima scuola intitolata d’Italia

L'istituto comprensivo di via Sidoli a Torino sarà intitolato a Carolina Picchio, la studentessa di…

18/07/2024

Codice disciplinare scuola: ancora nulla di fatto per la chiusura della sequenza; Flc-Cgil e Uil non firmeranno

Ancora un nulla di fatto per la sequenza contrattuale sul sistema delle sanzioni disciplinari per…

18/07/2024