Gli effetti collaterali della “Buona Scuola”. I tribunali “rispediscono” le maestre emigrate al Nord nei paesi di origine già saturi. E la situazione rischia di diventare incontrollabile.
Dopo una prima sentenza del Tribunale di Salerno che aveva bocciato i criteri di nomina su ambito territoriale, anche i Tribunali del lavoro di Verona, Brescia e Pavia – così come scrive Il Mattino – emettono sentenze definitive a favore delle maestre elementari campane sospendendo gli effetti dei trasferimenti al Nord in virtù di irregolarità nelle operazioni di mobilità.
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Il rientro, però, svela un aspetto inaspettato: in attesa di definire il contingente dei posti per il prossimo anno scolastico i posti non ci sono. Anzi. Ci sono ben 70 esuberi di ruolo derivanti dal crollo degli iscritti.
E adesso come si procederà? Il provveditorato dovrà fare in modo di far quadrare i conti rispettando anche le sentenze dei Tribunali. Una matassa difficile da sciogliere. Tra l’altro su 2.723 classi ci saranno da distribuire 3.597. Problemi non da poco per la scuola.
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