Una scossa di terremoto di magnitudo 3.7 ha colpito nella giornata di lunedì 18 ottobre, le Marche, in particolare la zona del maceratese. Si è trattato di un movimento molto intenso, per gli esperti la scossa più forte nella Regione dal 2018. La paura in quella decina di secondi è stata tanta, essendo peraltro questa una zona già colpita in passato da movimenti tellurici molto forti (l’ultima nel 2016). Così alle 14:54, orario della scossa, i bambini degli asili e del nido presenti nella scuola di Visso (Mc), sono stati prontamente portati fuori dalle maestre. Per fortuna alla fine nessun danno a cose o persone, ma tanta paura per le possibili conseguenze della scossa. Il sindaco del Comune Spiganti Maurizi ha fatto successivamente un giro per verificare eventuali danni e ha preso atto di ciò che era accaduto nella scuola.
La penisola italiana è tra le zone sismiche più severe d’Europa. L’Abruzzo, il Friuli Venezia Giulia, l’Emilia Romagna, l’Umbria, la Calabria, la Sicilia e la Campania sono alcune delle regioni italiane che hanno vissuto il dramma di forti, fortissime scosse sismiche con potenza distruttiva. Ecco perché più che mai serve avere conoscenza di come evacuare una scuola in caso di terremoti o, vista la criticità della mancanza in molte scuole di una corretta certificazione antincendio, anche in caso di incendio.
Nonostante il covid-19 l’attività sulla sicurezza, comprese le evacuazioni, non sono state sospese dallo stato d’emergenza. Per la legge sulla sicurezza, il d.lgs 81/2008, il dirigente scolastico deve consultare il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.
Il combinato dell’art.18 del d.lgs. 81/2008 con l’art.50 comma 1 del medesimo decreto legislativo specifica che il Rappresentate dei Lavoratori per la Sicurezza di una scuola deve essere consultato sulla designazione del responsabile e degli addetti al servizio di prevenzione, alla attività di prevenzione incendi, al primo soccorso, alla evacuazione dei luoghi di lavoro e del medico competente.
Durante lo stato di emergenza che durerà con certezza almeno fino al 31 dicembre 2021, ma con ogni probabilità troverà una prolungamento di altri 6 mesi, non ci sono state deroghe riferite alla norma sulla sicurezza riguardo le disposizioni previste dal punto 12.0 del Decreto del Ministero dell’Interno del 26 agosto 1992 in cui è scritto che devono essere fatte prove di evacuazione, almeno due volte nel corso dell’anno scolastico.
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