Si complica (e non poco) la vicenda del blocco degli scrutini anche perchè dai sindacati rappresentativi arrivano messaggi non propriamente univoci.
Sul Manifesto di oggi, per esempio, compare una intervista al segretario nazionale della Flc-Cgil Mimmo Pantaleo che ribadisce l’intenzione di andare avanti con lo sciopero degli scrutini nei primi due giorni successivi all termine delle lezioni (e quindi con una proclamazione della protesta analoga a quella dei Cobas).
Ma il comunicato diramato nel pomeriggio è decisamente più morbito: “In assenza di risposte concrete le lotte continueranno a partire dai presìdi a Montecitorio e in tutta Italia del 18, 19 e 20 maggio. Non escludiamo nulla compresi ulteriori scioperi e non ci faremo intimidire da nessuno”.
Intanto dalla CislScuola arrivano alcune precisazioni in merito alla intervista ad Annamaria Furlan pubblicata oggi sulla Stampa e che ha fatto parlare anche di una possibile “rottura” dell’unità sindacale.
“E’ del tutto pretestuoso e strumentale – sostiene Francesco Scrima, segretario nazionale di CislScuola – il tentativo di accreditare inesistenti ‘cambi di rotta’, attraverso letture distorte e fuorvianti di un’intervista nella quale non vi è alcuna presa di distanza, e ancor meno smentita, rispetto al percorso che unitariamente si sta seguendo nel confronto in atto col governo per ottenere sostanziali modifiche al ddl in discussione alla Camera”.
Al contrario, secondo Scrima la rottura o l’indebolimento del fronte sindacale “è responsabilità che in questo momento ricade per intero su chiunque inneschi e alimenti polemiche pretestuose e strumentali, rischiando di vanificare per pura smania di protagonismo il patrimonio di credibilità e di forza costruito con una grande mobilitazione e uno sciopero così ampiamente condiviso”.
Secondo CislScuola, poi, in questa fase non ha molto senso “assumere come questione centrale del dibattito il cosiddetto ‘blocco degli scrutini’, offrendo al governo un comodo diversivo per distogliere l’attenzione dal cuore delle questioni su cui è invece indispensabile concentrare attenzione e impegno”.
Insomma il messaggio di Scrima è chiaro: la Cisl è per la prosecuzione di iniziative unitarie per ottenere il massimo possibile dal Governo, ma non fino al punto di arrivare al blocco degli scrutini.
Chi si vuole avventurare su questa strada si assume la responsabilità di rompere l’unità che si è costruita in queste settimane.
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