“Siamo molto consapevoli del difficile contesto in cui ci stiamo muovendo, ma siamo convinti che chiedere oggi di aprire la discussione su un nuovo contratto non sia una richiesta avventata e velleitaria: ci sono molti motivi per farlo, se si crede che tra le scelte necessarie per rilanciare la crescita ci debba essere anche quella di investire in conoscenza”.
Questo il tema conduttore della relazione di apertura, e non è casuale che il segretario generale Francesco Scrima abbia voluto usare, parlando di investimento in conoscenza, le testuali parole usate da Ignazio Visco qualche giorno fa. “Se affermazioni come queste vengono da un osservatorio come la Banca d’Italia, che non può certamente essere disattenta alle condizioni economico-finanziarie del paese” – osserva Scrima – “vuol dire che l’avvio di un serio confronto su come rilanciare il settore dell’istruzione e della formazione non è solo possibile, ma è indispensabile”.
Ma non si migliora il servizio scolastico, continua Scrima, senza riconoscere e valorizzare il lavoro che vi si svolge. Ecco perché la CISL Scuola respinge duramente gli ennesimi interventi penalizzanti che colpiscono una categoria le cui retribuzioni sono inadeguate rispetto al crescente livello di complessità e gravosità del lavoro.
È importante che sulla “vertenza scuola” ci si stia muovendo in modo ampiamente unitario, con una mobilitazione che ha obiettivi precisi e puntuali; non una generica protesta, ma la richiesta di modifiche alla legge di stabilità, insieme a quella di veder convertito in legge il decreto con le misure urgenti per l’istruzione, dove ci sono misure importanti come il nuovo piano triennale di assunzioni.
“Quello dell’istruzione e della formazione è un tema sul quale si vanno ripetendo promesse e proclami: è ora che se ne faccia l’argomento di un dibattito che metta a fuoco le priorità e delinei un progetto sostenuto dal più largo consenso politico e sociale. Vogliamo” – conclude Scrima – “una vera e propria costituente per la scuola”.
E mentre Scrima affila le armi per la difesa del contratto e per una costituente della scuola, in una nota Stefania Prestigiacomo, deputata Pdl-Fi afferma che il cosiddetto decreto Carrozza introduce nuove tasse.
“Il decreto Carrozza il cui esame previsto oggi in aula è sospeso a causa dei lavori bloccati in Commissione bilancio, di fatto introduce nuove tasse. Il testo infatti prevede l’assunzione di nuovi insegnanti, individuando come copertura nuove imposte, nello specifico sulle bibite gasate. In questo modo si rischia di far chiudere molte imprese. Il principio che dovrebbe essere seguito in questa fase, è che è possibile introdurre provvedimenti con nuove spese, solo se prevedono altrettanti tagli. Porrò la questione al gruppo riservandomi di votare contro il testo”.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni in questi giorni è andata in Lituania a visitare…
Come abbiamo scritto, è partito il 21 dicembre scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova…
La scrittrice Susanna Tamaro è tornata a parlare della sua battaglia contro l'uso troppo pervasivo…
In questo scorcio di fine anno sono diverse le procedure concorsuali e selettive riguardanti il…
Secondo una ricerca recente di Forum PA, la crescita culturale degli otto milioni di studenti…
Dall'11 dicembre 2024 e fino alle ore 23:59 di lunedì 30 dicembre 2024 sarà possibile…