“Un fatto positivo, ancor più perché il parere è condiviso in modo unanime dalla Commissione, grazie anche alla determinazione con cui ha condotto i lavori la relatrice Puglisi.
Non si tratta, per la scuola, di ritagliarsi spazi privilegiati di tutela: il blocco dei contratti è una misura iniqua per tutto il pubblico impiego. Ma giustamente la Commissione evidenzia il prezzo salatissimo già pagato in questi anni dalla scuola sul versante del risanamento dei conti pubblici ed anche la necessità di dare all’investimento in conoscenza un valore strategico.
Noi lo stiamo sostenendo da tempo e lo abbiamo ribadito con forza al nostro congresso: riaprire una stagione contrattuale non interessa solo i lavoratori, ma la stessa parte pubblica, che potrebbe fare del contratto un passaggio chiave per ottenere, insieme alla valorizzazione del lavoro, una crescita di qualità del sistema. Ne abbiamo bisogno come paese per essere più competitivi, oltre che per contrastare efficacemente la piaga della dispersione e degli abbandoni. Sappiamo che la partita è tutt’altro che conclusa, ma intanto prendiamo atto con soddisfazione di un segnale che una volta tanto la politica ha dato nel modo giusto”.
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “Educazione in Evoluzione” tenuta da Matteo Borri dal titolo: “Ma (a che) serve…
Vendicarsi con i docenti, considerati troppo severi, fotografando la targa della loro auto per poi…
Da qualche anno, soprattutto dopo la pandemia da Covid, assistiamo ad una crescita di casi…
La Corte Costituzionale ha bocciato ben sette punti nevralgici della legge sull’autonomia differenziata tra cui…
Frequentemente si confondono due termini: bravata e reato. In realtà si tratta di due situazioni ben…
Continuano le prese di posizione sulle parole pronunciate dal ministro Valditara in occasione della inaugurazione…