La norma sul precariato approvata il 9 settembre dal Governo innesca una dura polemica fra Francesco Scrima, segretario generale di CislScuola, e Mariangela Bastico, responsabile scuola per il PD.
“Questo governo non ha creato il precariato – ha dichiarato pochi giorni fa la Bastico – ma ha distrutto il piano che avrebbe potuto superarlo. Mi riferisco alla legge finanziaria del governo Prodi del 2007 che stabiliva un piano di 150.000 assunzioni di docenti e 30.000 ATA in tre anni. Il ministro Gelmini non ha dato applicazione a questo piano per ben due anni ed è questo il motivo per cui oggi ci sono così tanti precari”.
“Invece che assumere – ha aggiunto ancora la senatrice del PD – Tremonti e Gelmini hanno individuato un’altra strada per superare il precariato semplicemente licenziando i precari e mettendoli, di fatto, sul lastrico”.
In queste ore arriva la replica di Francesco Scrima che evidentemente ha deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa e non va troppo per il sottile: “Ha ragione l’on. Bastico quando afferma che l’emergenza precari nasce dai 42.000 “tagli” all’organico dei docenti (più i circa 15.000 “tagli” all’organico ATA) decisi dal Governo: sorvola però sul fatto che i “tagli” comprendono, per il personale insegnante, anche i 10.000 posti decisi dal suo governo per il 2009/10, così come dei 25.000 previsti nell’anno successivo fanno parte i 10.000 già messi in conto dalla manovra Prodi-Padoa Schioppa”.
Riferendosi sempre alla Bastico, Scrima aggiunge: “Ancor più cauta, poi, dovrebbe essere quando invoca il rispetto della legge finanziaria con cui il suo governo varò il piano di 150.000 assunzioni, dal momento che anche lei, in quanto componente di quella compagine, deve assumersi la responsabilità di aver disatteso completamente quel piano, al secondo anno della sua attuazione, quando nemmeno un’assunzione fu disposta dall’uscente governo Prodi, e toccò al nuovo governo definire un pacchetto – anche se molto ridotto – di nomine in ruolo”.
Scrima contesta anche duramente l’affermazione della Bastico che ha parlato di “indegna presa in giro” a proposito delle misure “salva precari” del Governo.
“L’affermazione – sottolinea il leader di CislScuola – ferisce anche chi, come noi, consapevole dei limiti delle soluzioni adottate, le ha comunque fortemente volute, sapendo che ai precari non servono parole, ma fatti concreti che valgano almeno ad attenuare la loro condizione di pesante disagio”.
E, per non farsi mancare nulla, Scrima conclude con un attacco a 360 gradi nei confronti di centro-sinistra e centro-destra: “Sono affermazioni inaccettabili che offendono organizzazioni come la CISL, da anni impegnate a rimediare, attraverso un esercizio costruttivo e responsabile del proprio ruolo, i danni causati alla scuola dai governi che si sono alternati in questi anni alla guida del Paese”.
Ma è probabile che la polemica nei confronti della senatrice Bastico sia un modo per parlare anche alla Flc-Cgil, visto che le argomentazioni della esponente del PD sono di fatto molto simili a quelle di Mimmo Pantaleo.
Insomma, pare di capire che le divisioni fra i due principali sindacati della scuola siano ormai quasi insanabili.