Scrima ironizza: “Questa strada non è stretta, è proprio sbagliata”
“Egregio Signor Ministro, riconosciamo, che Lei non ha partecipato alla stesura del programma con cui l’Ulivo si è presentato alle elezioni, ricordiamo inoltre che la sua qualifica di tecnico, con la quale ora prende parte (importante e di primo piano) al Governo, non la solleva dalla responsabilità di conoscere – più opportunamente: di riconoscere – il richiamato programma”
Si apre con queste parole, pacate ma anche sottilmente ironiche, la lettera aperta che nella giornata di oggi 10 luglio il segretario nazionale di CislScuola ha inviato al ministro dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa.
Le riserve di Scrima sulla “manovrina” e ancora più sul DPEF non riguardano aspetti marginali, ma la stessa linea strategica del Ministero che fa riferimento alle tre parole-chiave sviluppo, risanamento, equità. “Non è nella insistente ripetizione di questa schematica triade, di per sè assolutamente condivisibile – sottolinea Scrima – che troviamo la possibilità di meglio comprendere, di sentirci rassicurati”.
E a questo punto il segretario nazionale passa ad elencare le contraddizioni del documento di programma economica e finanziaria.
Da un lato – sottolinea Scrima – Padoa Schioppa afferma che “i sacrifici devono partire dall’alto, da chi si è arricchito e da chi evade il fisco” ma subito dopo precisa che “la manovra per il 2007 si strutturerà con forti tagli alle spese su quattro capitoli: sanità, pubblico impiego, previdenza ed enti locali”.
“Ma non ci vuole una grande competenza politico-economica per vedere che nel mirino è finito lo stato sociale, proprio quello che tutela i più poveri e i più deboli. O forse non è così ?” ironizza ancora Francesco Scrima che, ricordando la posizione assunta dal Ministro Ferrero (Rifondazione Comunista), aggiunge: “Per la verità qualche riserva, peraltro suffragata da maggior cognizione di causa di quanto qui sia possibile a noi, l’abbiamo vista esprimere anche da un suo collega ministro e non sembra davvero che si tratti di mera dialettica di parte”.
Il leader di Cisl-Scuola coglie anche l’occasione per prendere le distanza da Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil, che, riferendosi al percorso che dovrà portare alla condivisione del Dpef con le parti sociali, ha parlato di “strada stretta”.
“La situazione generale – conclude Scrima – è oggettivamente difficile, ma, se le cose continueranno a muovere in questo modo, riteniamo dire piuttosto che la strada non è quella giusta. Non c’è o è comunque impraticabile, almeno secondo noi”.
La luna di miele fra Governo e sindacati è dunque ufficialmente finita, da settembre, quando il dibattito sulla legge finanziaria entrerà nella sua fase decisiva, i nodi verranno al pettine tutti insieme e forse potrebbe essere anche molto difficile scioglierli.