Un episodio spaventoso. In un liceo di Milano, come riporta Il Corriere della Sera, nei bagni maschili della scuola sono apparse delle scritte minacciose, insieme alla “A” di “anarchia”, nei confronti di due docenti, di cui è stato scritto il nome, a cui è stato augurato di finire “come Aldo Moro”.
La dirigente scolastica ha sporto denuncia ai carabinieri, consegnando le foto delle scritte, che sono poi state immediatamente cancellate. La dirigente ha poi inviato una circolare a tutta la comunità scolastica. “Nello stigmatizzare questo grave episodio, che ci riporta indietro ad un periodo buio della nostra storia, culminato con l’assassinio di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse, invito docenti e genitori a riflettere con studenti e figli sui devastanti effetti della deriva della dialettica politica e a mantenere viva la memoria collettiva. Ancora oggi, le persone che loro malgrado si sono trovate coinvolte negli eventi di quegli anni soffrono per l’accaduto. È bene ribadire che tali avvenimenti non hanno cittadinanza nel nostro Liceo”.
L’ipotesi più plausibile, anche negli ambienti investigativi, è che si sia trattato di un gesto di stizza, forse a seguito di un brutto voto. La simbologia raffazzonata e altri indizi portano in quella direzione, ma l’episodio non sarà sottovalutato.
Di recente molti ragazzi, ma anche molti genitori, non riescono effettivamente a sopportare i fallimenti: basta pensare ai numerosi casi di studenti che in preda alla rabbia si lasciano cadere dalle finestre della scuola riconducibili a delusioni scolastiche.
Si tratta dell‘ennesimo esempio di violenza contro i docenti, che stavolta, per fortuna, sembra essersi fermata delle minacce scritte senza sfociare in violenza fisica. In merito a questo, la proposta di legge della Lega contro la violenza sui docenti e su tutti i lavoratori della scuola che contiene modifiche agli articoli 61, 336 e 341-bis del codice penale è diventata legge. La pdl è stata approvata il 28 febbraio dal Senato.
Come anticipato, il testo approvato introduce l’istituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, da realizzare all’interno del ministero dell’istruzione: l’organismo si occuperà di monitorare il fenomeno della violenza, relazionarne al Parlamento e indicare allo stesso dicastero bianco le iniziative da intraprendere per migliorare i rapporti tra studenti, docenti e genitori. A questo scopo potrebbero realizzarsi dei corsi di formazione specifici per gli insegnanti e dei progetti di prevenzione del disagio giovanile.
Il provvedimento prevede anche l’introduzione della ‘Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico’, che si dovrebbe celebrare il 15 dicembre di ogni anno.
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