Attualità

Scrutini 2021. Bianchi: “La valutazione alunni non è un fatto punitivo”

Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, intervistato da Repubblica, dopo l’intervento alla Camera incentrato sul rientro in classe in sicurezza, di cui abbiamo riferito ieri 5 maggio, torna sul tema della valutazione alunni e afferma: quest’anno si potrà bocciare ma “la valutazione è parte fondante della scuola, non è un fatto ispettivo o punitivo”.

La questione della valutazione alunni in questi giorni si fa particolarmente attuale, sia in vista degli scrutini di fine anno che in quella della progettazione della Scuola d’estate, come da circolare n. 643 del 27 aprile.

LA CIRCOLARE N.643 DEL 27 APRILE

Le perplessità in ordine alla valutazione nel Piano estate vengono segnalate alla redazione della Tecnica della Scuola da parte di numerosi docenti. Chi dovrà rispondere della valutazione alunni? Chi sarà responsabile dell’esito formativo delle attività estive progettate e attuate dalle scuole in collaborazione con enti locali, terzo settore, università?

Ne abbiamo parlato durante l’appuntamento della Tecnica della Scuola Live del 3 maggio, insieme ai dirigenti esperti di progettazione Gabriella Chisari, Salvatore Impellizzeri, Francesco Ficicchia.

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Raccomandano gli esperti: la valutazione va assolutamente condivisa, come nei percorsi di alternanza scuola-lavoro, oggi definiti Pcto. La valutazione andrebbe delegata sia all’ente esterno (l’università o altro ente che abbia seguito il percorso) ma anche al docente tutor che ha seguito il ragazzo, non in una logica di misurazione ma nell’ottica della verifica di competenze anche trasversali, quali la convivenza civile, il sapere lavorare in gruppo o l’auto-imprenditorialità.

Una valutazione, dunque, di tipo formativo, non sommativo, che si incentri sul processo di apprendimento più che sulla misurazione di una prestazione.

La circolare, peraltro, suggerisce di guidare il ragazzo lungo un processo di auto-valutazione, affinché questa diventi realmente un fatto personalizzato e non più una procedura schematica, fredda e standard.

La valutazione nella scuola d’estate

Si legge nella circolare sulla scuola d’estate: Uno dei temi in maggiore evidenza, dopo un anno e più di pandemia, è quello del gap che si è venuto a creare tra i livelli di apprendimento teoricamente definiti per lo scorso e per il presente anno scolastico e quanto effettivamente appreso (e mantenuto) dagli studenti. Un gap si è certamente creato, per quanti sforzi si siano fatti con la didattica a distanza. Tale divario è diverso da alunno ad alunno, da situazione a situazione. Misurare in modo standardizzato i risultati di apprendimento può fornire un indicatore, della cui fragilità occorre essere consapevoli.

Ma attenzione – spiega la circolare – ciò che si può vedere, e magari misurare, è molto meno rilevante di ciò che è nascosto sotto la superficie.

La visione pedagogica insita nel Piano scuola d’estate è chiara: facendoci guidare da consolidate modalità pedagogiche e didattiche, il suggerimento è quello di dialogare con i ragazzi, scartando modalità standardizzate o schematiche. Mai come in questo caso la personalizzazione dell’insegnamento è fondamentale e questa chiede di conoscerli.

E ancora: l’apprendimento non consegue necessariamente da un insegnamento formaleLa scuola ha il compito di ricollegare apprendimenti informali (“sparsi” e a volte inconsapevoli) degli alunni, in questo periodo di pandemia, con quelli formali.

In riferimento, in particolare, ai mesi di giugno settembre, bisognerà lavorare a consolidare in modo compensativo apprendimenti formaliGli apprendimenti formali, oltre che in ottica compensativa, vanno considerati in ottica evolutiva e dialogicadi servizio rispetto a ciò che gli alunni sono ora, che non è come erano un anno fa e certamente non come sarebbero stati se la pandemia non si fosse presentata.

La prima fase del Piano scuola d’estate

Da dove partire? Quale sarà la prima tappa per l’avvio delle attività della scuola d’estate? Lo chiarsice una Faq del Mi. Si partirà dagli scrutini.

La Faq del Mi: come influiranno gli scrutini nel Piano scuola d’estate?

Gli scrutini sono un elemento centrale per l’avvio del Piano Estate, la valutazione di studentesse e studenti rappresenta un momento di confronto, anche in termini auto valutativi, per la costruzione di percorsi di apprendimento personalizzati.

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Carla Virzì

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